Avellino. Capolavoro 2013: dalla Lega Pro allo Juventus Stadium

Con la vittoria contro il Padova si è chiuso un anno ricco di soddisfazioni per l’Avellino. Il 2013 ha infatti segnato il ritorno in Serie B per i Lupi, traguardo che sembrava lontanissimo quando, nel 2009, il tribunale sanc√¨ il fallimento del glorioso U.S. Avellino e, nell’agosto dello stesso anno, ci fu la rifondazione della società, che però dovette iniziare la sua avventura in Serie D. Eppure il 2013 non era iniziato nel migliore dei modi per i ragazzi di Mister Rastelli. Dopo aver concluso il girone d’andata al primo posto in Lega Pro, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio i Lupi subirono due cocenti sconfitte nei derby contro Paganese e Benevento e furono superati in classifica da Latina e Perugia. I biancoverdi, però, non si persero d’animo e tra marzo ed aprile inanellarono ben quattro vittorie consecutive che li portarono in testa al girone B. Si arrivò cos√¨ al 5 maggio, penultima giornata del girone B di Lega Pro, con gli irpini che, battendo in trasferta il Catanzaro con un gol di Gianmarco Zigoni, conquistarono la promozione in Serie B con una giornata d’anticipo. Tre settimane dopo, poi, pareggiando 2 a 2 contro il Trapani, I Lupi conquistarono anche la loro prima Supercoppa di Lega di Prima Divisione.

Nella sessione estiva del calciomercato il Patron Taccone ed il diesse De Vito, con l’attenta supervisione di Mister Rastelli, hanno cercato di non snaturare troppo l’ossatura della squadra, ingaggiando quei calciatori che avrebbero potuto garantire il salto di qualità alla compagine biancoverde. Ed ecco che all’ombra del Partenio sono arrivati i portieri Seculin e Terracciano, i difensori Abero e Pisacane, ex-capitano della Ternana, i centrocampisti Togni e Schiavon e gli attaccanti Galabinov e Soncin, oltre ad alcuni giovani interessanti e di prospettiva (Pape Dia e De Vito su tutti). Rastelli è riuscito nell’impresa di amalgamare bene vecchi e nuovi, dando vita ad una squadra tosta e reattiva, difficile da affrontare per chiunque. L’Avellino, infatti, è partito benissimo, conquistando 7 punti nelle prime tre gare, e togliendosi parecchie soddisfazioni, come le vittorie contro Empoli e Brescia, vere e proprie corazzate allestite per la promozione nella massima serie. Sono arrivate anche cocenti sconfitte, come quella interna contro il Palermo, ma tutto sommato questo primo scorcio di campionato può considerarsi più che positivo per una squadra che, partita con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, si è ritrovata al giro di boa in piena zona playoff, a soli tre punti dalla vetta.

Il vero e proprio capolavoro, però, gli uomini di Rastelli lo hanno realizzato in Coppa Italia. Eliminate nei turni preliminari Monza, Cesena e Frosinone, il 18 dicembre i Lupi sono arrivati a giocarsi l’accesso ai Quarti di Finale della competizione contro la Juventus allo Juventus Stadium di Torino. La partita non ha avuto storia, i bianconeri di Conte l’hanno virtualmente chiusa già nel primo tempo con le reti di Giovinco, Caceres e Quagliarella, ma respirare l’aria delle grandi sfide ha sicuramente fatto bene ai giocatori irpini, e gli oltre tremila supporters biancoverdi presenti sugli spalti dello Stadium, nonostante la giornata feriale ed il clima molto rigido, sono un ulteriore testimonianza del fatto che, con la determinazione mostrata finora e con un pubblico cos√¨, l’Avellino, nell’immediato futuro, può davvero raggiungere traguardi importanti.

fonte foto: Avellino Calcio website