In vista dell’anticipo di venerd√¨ sera tra Empoli ed Avellino, non poteva mancare la riflessione dell’ex di turno, Salvatore Campilongo, che in realtà è un doppio ex, dal momento che non solo ha militato nei due club durante la sua carriera agonistica, ma ha anche allenato irpini e toscani a cavallo tra il 2008 ed il 2010. Intervistato da i colleghi de Il Mattino, Campilongo ha voluto esaltare l’annata della compagine biancoverde: L’Avellino sta facendo un grande campionato. La società di certo non era partita con propositi di vetta e neppure di play off, visto che l’obiettivo iniziale era la salvezza. Posso però dire che in casa biancoverde è stato fatto un grande lavoro, scegliendo giovani di qualità del calibro di Arini e Zappacosta. Bisogna però tener presente che Avellino è una piazza importante ed esigente, e quando si arriva lassù l’imperativo diventa insistere, perch√© la gente ha il palato fine e l’appetito vien mangiando. Forse il pubblico è rimasto deluso dal mercato di gennaio, che non ha portato nomi altisonanti, in grado di poter garantire il salto di qualità. Ma al di là dell’ottimo operato di Enzo De Vito, credo che la dirigenza non abbia voluto stravolgere le cose. Secondo il mio parere, però, resta un campionato apertissimo per i Lupi. L’ex allenatore dell’Ischia ha anche analizzato la gara di venerd√¨ sera: L’Empoli è una grande squadra, che gioca molto bene a calcio. Nel suo 4-3-1-2 Sarri cambia spesso il trequartista e poi può contare su Tavano e Maccarone, due attaccanti micidiali palla al piede, e che vedono molto bene la porta. Inoltre scardinare la retroguardia dell’Empoli non sarà facile, vista la presenza di Rugani che, a mio avviso, è il miglior stopper della serie B e di sicuro il prossimo anno finirà in A. L’Avellino dovrà essere bravo ad arginare il centrocampo, forte e tecnico, dei padroni di casa, e magari osare di più, con Ciano dietro le due punte. Ma sono convinto che Rastelli sappia bene cosa fare.
Antonio Di Maio