Ares Mola. Grande prestazione, espugnata Manfredonia

Vittorie come quella di Manfredonia sono decisive nell’economia di una stagione. L’Ares Mola vince sul campo del Pala Scaloria contro i padroni di casa sipontini con una prestazione di grinta, di nervi, di compattezza di squadra. Non era facile conquistare i tre punti in questa gara sia per il valore degli avversari, sia per l’impegno ravvicinato col Prato Rinaldo in Coppa che avrebbe potuto distrarre l’Ares, infine perch√© era la prima partita senza Lacoppola, e si sa quanto il numero 3 molese fosse fondamentale per mister Di Bari.

L’Ares parte con Schembri tra i pali, titolare dopo circa due mesi, Satalino, Sabato, Garofalo e Ferdinelli. Buon inizio dei gialli molesi con alcuni pericoli alla porta di Sosin arrecati da Ferdinelli, Garofalo e Sabato. Tra i sipontini Sachet è il più insidioso e Schembri deve disinnescare i tentativi del calcettista brasiliano. Garofalo, servito da Ferdinelli, non riesce a correggere in rete a pochi passi dalla porta: grossa chance per l’otto molese a 7 minuti circa dall’inizio del primo tempo.

Con l’Ares sbilanciato in avanti, il Manfredonia riparte e segna il gol del vantaggio. Palla persa dai ragazzi di Di Bari sugli sviluppi di un fallo laterale, Sachet fugge in contropiede e supera Schembri in uscita, siamo a 8:29 dallo start. Ancora Sachet decisivo nell’azione del secondo gol a 11:14: servizio per Diguinho e rete del numero 8, nonostante la deviazione di Schembri. Passano pochi secondi e l’Ares reagisce, Teofilo inventa un ottimo assist per Mazzilli, appostato sul secondo palo, è 2-1 all’11:56. Su un’altra palla persa nella metà campo avversaria, l’Ares incassa il terzo gol (13:47), è un tiro libero eseguito da Foletto, concesso per fallo di Sardella su Sachet. Sardella si fa perdonare e, prima fa 3-2 a 14:59 con un siluro dalla distanza che incoccia il palo e si spegne in rete, poi pareggia (17:57) con un tiro di punta dal vertice destro dell’area di rigore. L’ottima rimonta dell’Ares viene parzialmente rovinata dalla rete di Orbelli a 29 secondi dal termine del primo tempo, buon lavoro di Foletto sulla sinistra e assist per il numero 9 che supera Schembri. Termina cos√¨ un primo tempo difficile per l’Ares,che deve recuperare un gol di svantaggio.

Nel secondo tempo l’Ares sale di tono e, approfittando anche del calo del Manfredonia, fa sua la partita. In apertura di tempo Sosin si supera sul tentativo di Ferdinelli, ma non può nulla, più tardi, sulla deviazione sotto rete di Garofalo servito da Ferdinelli. Garofalo potrebbe concedere il bis ma cicca il pallone davanti a Sosin. A circa otto minuti dall’inizio del secondo tempo, la partita vive uno dei suoi momenti decisivi. Prima l’Ares attacca con pericolosità, sul ribaltamento di fronte è pungente il Manfredonia, Sachet reclama un angolo che gli arbitri non segnalano. Il 3 sipontino viene prima ammonito per proteste, poi applaude ironicamente l’arbitro e guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. Vantaggio numerico per l’Ares che trova il vantaggio (8:35) con Ferdinelli, lob su un avversario e splendida botta sotto l’incrocio.

Il Manfredonia, privo di Sachet e con un Foletto claudicante, non ha più la pericolosità del primo tempo. Schembri, tuttavia, si fa trovare pronto sui tentativi di Spano e Lombardi. A 16:36 Sabato chiude i giochi, con un’ottima sterzata sul difensore avversario e un tiro di giustezza che supera Sosin. I padroni di casa provano la carta di Cotrufo portiere di movimento, guadagnano un rigore dubbio per fallo di Schembri, poi sprecato da Foletto con un tiro a lato, e cedono definitivamente al settimo sigillo dell’Ares con Ferdinelli, a 33 secondi dal termine, tiro che si insacca nella porta sguarnita. Satalino, infine, manda alto un tiro libero concesso per sesto fallo del Manfredonia.

Finisce cos√¨ con la vittoria dell’Ares che non perde punti dalle prime due in classifica (Policoro e Marcianise), e anzi ne guadagna sulla Partenope fermata sul pari a Giovinazzo. Nel prossimo turno i molesi affronteranno un altro match importante, in casa contro il Futsal Bisceglie, ora quarto in classifica. Prima c’è, però, l’impegno di Coppa Italia col temibile Prato Rinaldo. Un risultato positivo vorrebbe dire Final Eight, un traguardo inimmaginabile a inizio campionato. I sogni son desideri, e la banda Ares spera proprio che tutto non finisca a mezzanotte, con una carrozza che torna zucca.

Stefano Fonsdituri

Addetto stampa Asd Ares Mola