Angri, un finale di stagione movimentato: guerra di comunicati con i tifosi

La stagione dell’Angri, giorno dopo giorno, sembra voler volgere al termine nel peggiore dei modi. Dopo la difficile posizione di classifica arriva anche la diaspora, a suon di comunicati con i tifosi rappresentati dall’Associazione Grigiorossi:

“In difesa della nostra storia, per il futuro della nostra squadra!

Con profondo rammarico e crescente indignazione, l’Associazione Grigiorossi si vede costretta a rompere il silenzio e a prendere una posizione netta e pubblica rispetto alla disastrosa gestione dell’US Angri 1927, da parte di una società che in due stagioni ha smarrito ogni senso di responsabilità e rispetto verso i propri tifosi, la città e la gloriosa tradizione sportiva che rappresenta.

Siamo stanchi di errori continui, di dichiarazioni fuori luogo, di scelte tecniche e dirigenziali masochiste, di promesse sistematicamente disattese. A dicembre abbiamo assistito allo smantellamento della rosa in una fase cruciale della stagione, senza alcun piano sportivo credibile. In campo assistiamo settimanalmente a prestazioni indecorose, frutto evidente di una gestione scellerata che non ha saputo valorizzare né uomini né risorse.

Le scelte compiute, oltre ad aver compromesso gravemente il rendimento sportivo, hanno bruciato ogni entusiasmo e minato irrimediabilmente la fiducia dei tifosi. Chi ha il dovere di guidare una squadra come l’US Angri dovrebbe essere consapevole del valore simbolico, identitario e popolare che essa rappresenta: un valore oggi calpestato senza alcun riguardo.

A tutto questo si aggiungono gravi accuse lanciate dal Club Manager che ha insinuato l’interferenza di altre società nell’esito sportivo delle gare. Queste parole offendono la dignità del nostro sport e sviano l’attenzione dalle reali responsabilità: quelle di chi ha fallito su tutta la linea.

Oggi l’US Angri è ad un passo dalla retrocessione diretta. Una ferita profonda, difficilmente riparabile e perdonabile. È per questo che, da cittadini e tifosi, rivolgiamo un appello urgente alle forze imprenditoriali sane e responsabili del territorio: è il momento di farsi avanti. È il momento di dimostrare di saper restituire qualcosa alla città, costruendo una società seria, trasparente, competente, capace di riaccendere l’orgoglio e la passione che questa maglia merita.

L’Associazione Grigiorossi è nata per tutelare il titolo sportivo dell’US Angri 1927 e per custodire il valore sportivo e culturale che rappresenta per intere generazioni di angresi. Non possiamo restare a guardare mentre tutto questo viene umiliato.

Invitiamo chi ha a cuore questa città a unire le forze e ad avere un sussulto di orgoglio. Perché l’US Angri 1927 non è proprietà di chi ne detiene momentaneamente le chiavi, ma è patrimonio di chi la ama davvero, sempre”.

Un comunicato che ha trovato la pronta risposta della società del presidente Raffaele Niutta:

“La US Angri 1927, in replica al comunicato della Associazione Grigiorossi ritiene lo stesso tardivo, inopportuno, retorico , offensivo incompleto e non veritiero.

Per leggere e capire un libro bisogna iniziare dalla prefazione arrivando alla fine senza saltare nessun capitolo. Avete iniziato il comunicato dicendo che in due anni , abbiamo smarrito il senso di responsabilità. Bene.

Siamo stati irresponsabili ad acquistare le quote di una societa’ indebitata per una cifra importante (documenti a disposizione). Siamo stati ancora piu’ irresponsabili ad onorare tutti i debiti pregressi (documenti a disposizione ).

Siamo stati degli irresponsabile ad investire oltre 800.000 mila euro per la gestione dei coĺlaboratori, tecnici, staff, calciatori , direttori sportivi, magazzinieri etc. fino alla fine della stagione sportiva 2023/24 dove anche voi, con noi, nostri ospiti , avete festeggiato la salvezza, con il finale di torta e champagne e con un ritorno di immagine importante su tutti i canali media. Allora nessun comunicato, oggi sdegno.

Ci avete accolti sempre con piacere presso la vostra sede oggi senza ritegno ci offendete. Abbiamo organizzato a spese nostre ben 6 manifestazioni sociali a carattere regionale e nazionale a favore delle fasce deboli valorizzando l’immagine della città di Angri, oggi ci ritenete inattendibili e ci attaccate scrivendo: “calpestando senza alcun riguardo il valore identitario simbolico popolare”. E’ proprio il contrario !!!!

Siamo stati poco seri per aver assunto per l’80 per cento, nei nostri quadri, cittadini angresi purosangue, abbiamo conferito dei ruoli apicali nella dirigenza a professionisti angresi che voi conoscete bene ed anche loro, con le proprie motivazioni, hanno deposto le armi nonostante avessero un ruolo importante nel progetto. Siamo stati degli irresponsabili a fidarci di un imprenditore angrese che ha lasciato un buco di 150.000 euro!!!

Siamo stati poco seri di fidarci di una amministrazione comunale completamente assente e senza contenuti. Siamo stati poco seri a stare in silenzio e fare da paciere nelle diatribe tra i tifosi, tra nostri dirigenti locali, gestori etc. in un ambiente a dir poco difficile dove ha regnato il tutto contro tutti. Siamo stati poco seri quando per ben tre volte abbiamo attraverso comunicati pubblici e pec di voler cedere a costo zero le nostre quote con il diritto di prelazione ad imprenditori locali (ai quali oggi vi appellate ) senza avere una sola risposta.

Abbiamo rifiutato un offerta di un imprenditore napoletano che non offriva nessuna garanzia per il futuro dell’Angri facendoci perdere oltre due mesi.

Il successivo ed ulteriore silenzio ci ha costretto a rimboccarci le maniche con l’intervento di professionisti esterni ai quali va la nostra riconoscenza in un momento di crisi societaria, conseguenza sempre di un silenzio assoluto della imprenditoria locale. A tal proposito si e’ processato troppo in fretta il dottor D’avino dirigente e professionista di alto spessore che ha contribuito in prima persona ad intervenire anche economicamente per la salvezza della squadra sbagliando solo in un passaggio inopportuno durante una sua intervista .

Oggi voi attaccate la società quando sapete bene che la proprieta’ della SRL Angri 1927 e’ solo del sig. Raffaele Niutta che oggi viene deriso ed offeso dopo che in due anni ha investito oltre 1.500.000 per la squadra della città di Angri senza avere avuto nessun gesto di solidarieta’ neanche in un momento personale molto diffficile, peraltro pubblicamente denunciato.

Restiamo in attesa di questa agognata cordata, mai apparsa, che forse aspetta solo il nostro fallimento alla faccia dell’ amore per Angri e per l’Angri 1927.

Vi ringraziamo per il comunicato che e’ una pura lezione di retorica senza contenuti, ma che ha risvegliato il nostro orgoglio e la nostra dignità, rompendo anche per noi quel silenzio che avevamo scelto di attuare nell’interesse comune, mantenendo quella discrezionalità che anche oggi in questa replica abbiamo mantenuto; senza fare mai nessun nome e cognome .

Con onestà intellettuale condividiamo che tecnicamente si e’ fatto male anzi malissimo e ne prendiamo atto (i dirigenti purtroppo non scendono in campo e non allenano) ma non permetteremo a nessuno di attaccare la nostra dignità!

Vi invito a leggere un passaggio del noto filosofo Seneca in una sua lettera a Lucilla che parla “riconoscenza” ad maiora.

PS: attendiamo qualcuno che sia interessato all’acquisizione delle quote con molta speranza ma con moltissimi dubbi!!!!”