L’avvento di Raffael Niutta in quel di Angri ha dato nuova linfa al calcio in città. Una Serie D difesa con i denti alla quale c’è stao un seguito sportivo. Con l’arrivo dell’imprenditore napoletano, si è subito partito con un progetto ben strutturato, formando una rosa mista tra over importanti quali Longo, Herrera, Mansour, giusto per citarne alcuni, e under di belle speranze. Dietro le quinte c’è il lavoro del direttore sportivo Ciro Raimondi e del direttore generale Alberico Turi.
Proprio con il diggì abbiamo parlato della “green line” grigiorossa: “Basta vedere la batteria dei portieri, Palladino, Castellano e Scarpato, sono tre validi elementi” – esordisce Turi, che prosegue – “Come ben sai, provengo dai settori giovanili, ho sempre creduto nelle giovani leve, che saranno il futuro per il nostro calcio ed è giusto lavorare con loro, puntando su di loro. Abbiamo diversi profili che reputiamo importanti nella nostra rosa e, forse sarà ripetitivo, crediamo molto in questi ragazzi”.
Tra questi giovani spicca Christian Spunticcia, centrocampista classe 2005, che ha dimostrato di essere duttile, giocando anche in altre zone del campo: “Christian sta trovando la giusta condizione, ora il campo potrà dire di più, ma già nella gara di coppa col Casalnuovo ha fatto bene, potrebbe mettere in difficoltà il mister nelle scelte”.
Di poche parole il direttore Turi, che si gode un parco under di tutto rispetto, non solo i succitati calciatori, ma anche il centrocampista Bruno Sabatino, classe 2004 ex settore giovanile di Salernitana e Napoli, che l’anno scorso ha indossato la maglia dell’Afragolese. Di Mauro, 2004 proveniente dalla Salernitana, ma anche Caropreso, terzino destro, altro giovane che ben si è contraddistinto con la Primavera della Juve Stabia. Marasco (figlio d’arte, ndr) dal Vico Equense, i 2003 Cordato e Tipaldi, lo svincolato dalla Viterbese Mario Fiele. Senza dimenticare il bosniaco classe 2004 Daniel Kljajic e Simone Ascione, proprio quest’ultimo si sta mettendo in mostra in questa prima parte di stagione.
Insomma, l’Angri pensa al futuro ma senza predere attrito col presente. Una società che prova ad essere lungimirante, puntando sui giovani (la maggior parte manterrano lo status di under anche nella prossima stagione, ndr) e infatti, negli ultimi giorni, è stato aggregato alla prima squadra anche Rosolino, classe 2006, che pare sia già in orbita di convocazione.