L’Alma Salerno neo promossa al campionato regionale di Serie C/1 non ci sta ed in questo comunicato rivolto al Comitato Regionale spiega le ragioni per cui andrebbero riviste alcune clausole regolamentari, in particolare l’obbligatorietà di giocatori Juniores in distinta/campo. Ecco il comunicato integrale della società.
Come noto la scrivente società, che quest’anno festeggia peraltro i 10 anni di affiliazione al Vostro comitato, ha acquisito al termine della trascorsa stagione il diritto a partecipare, per l’annata sportiva 2013/2014, al massimo campionato regionale di calcio a 5 (serie C1); la lettura delle normative di riferimento, pubblicate in data 3 luglio sul CU N¬∞ 2, ha però sollevato una questione pratica ma soprattutto etica che, se non esaminata e risolta adeguatamente dalla Federazione, potrebbe per quanto ci riguarda non solo compromettere il regolare svolgimento degli incontri di campionato, ma addirittura pregiudicare la partecipazione allo stesso.
La problematica è molto semplice, premesso che:
‚Ä¢ Le partite di campionato devono obbligatoriamente svolgersi il sabato alle 15, salvo eccezioni che però contrasterebbero con la disponibilità delle strutture, comunque mai negli ultimi turni di campionato e comunque solo per gli incontri casalinghi;
‚Ä¢ Le partite dei campionati di calcio a 5 dove sono impiegati atleti non maggiorenni (es. Allievi, Juniores, etc) previste nei giorni feriali non possono disputarsi ‚Äì per regolamento federale ‚Äì in orario anteriore alle 18.00 anche per rispettare l’obbligo scolastico;
‚Ä¢ Il comunicato succitato recita che è fatto obbligo di inserire in distinta almeno 2 giocatori nati dal 1 gennaio 1995 in poi;
‚Ä¢ Sicuramente in quasi tutte le trasferte (ma non solo) i giocatori devono radunarsi attorno alle ore 12/12,30, avendo la necessità di arrivare entro le 14.00 sul campo, per prevenire eventuali intoppi stradali in viaggi che possono anche superare i 100 KM;
‚Ä¢ Di norma i giovani di età inferiore ai 18 anni sono scolarizzati, con l’obbligo della frequenza, e fortunatamente tutti i nostri juniores sono liceali;
‚Ä¢ Tutti i regolamenti d’istituto prevedono che non è possibile fruire per i liceali di permessi di uscita anticipata, se non in via eccezionale ed alla presenza di un genitore che lo prenda in consegna, ma in ogni caso pochi genitori accetterebbero di non far frequentare la scuola ai figli per qualche partita di pallone (creando ulteriori limitazioni e danno di immagine ad una disciplina che fa fatica ad affermarsi);
‚Ä¢ La nostra società, in ossequio alle regole che impongono lealtà sportiva, ma soprattutto per la vocazione ad implementare la diffusione della disciplina tra i giovani, non ha interesse a prendere dalla strada 2 minori non scolarizzati, a cui mettere addosso una maglietta in cambio di qualche euro per rispettare la regola, ma non capaci o comunque non interessati allo sport;
‚Ä¢ Meno che mai, per gli stessi motivi, la nostra società sarebbe interessata ad un eventuale mercato dei minori, che trasferisse in prestito (dietro compenso o no, non ha importanza) giocatori che risolverebbero il problema contingente, ma che sarebbero avulsi dal territorio e non rappresenterebbero per la società (che, ricordiamo, compie enormi sacrifici economici per avviare alla pratica del calcio a 5 numerosi ragazzi) n√© un investimento n√© un possibile serbatoio di ricambi per la prima squadra negli anni a venire.
Alla luce di quanto appena argomentato, pertanto, chiediamo cortesemente di conoscere quali soluzioni la federazione può suggerire, affinchè possa essere costantemente attuata la normativa relativa all’obbligo di schierare 2 calciatori juniores in distinta, senza che questo contrasti con le norme (etiche oltre che del nostro ordinamento giuridico) che impongono la frequenza scolastica agli studenti; ciò, naturalmente, nella logica da sempre portata avanti dalla Federazione, e condivisa dalla scrivente società ‚Äì che promulga sport giovanile e dilettantistico ‚Äì che le regole della società civile siano prioritarie rispetto alle normative sportive dilettantistiche; e nella convinzione che crescere un bravo calciatore, il quale non sia al tempo stesso anche un bravo studente ed un bravo cittadino, vuol dire sicuramente aver fallito l’obiettivo.
Certi di un sollecito riscontro alla presente, inviamo distinti saluti
ASD Alma Salerno
Il presidente
(Avv. Marco Bianchini)
in foto Antonio Astarita, responsabile regionale calcio a 5 Campania