Parla croato, inglese, arabo e italiano. E’ professore di educazione fisica e allenatore di calcio con patentino di Prima categoria Uefa (potrebbe allenare anche nella nostra serie A di calcio o in Premier League). Ha vinto 8 scudetti e 7 Coppe nazionali con lo Spalato, vanta un terzo posto all’Uefa Futsal Cup del 2001, il titolo di campione d’Africa e un 4¬∞ posto agli ultimi Europei giocati in patria. Mato Stankovic, 42 anni, giramondo del futsal, è il ct della Nazionale croata ed è anche un amico dell’Abruzzo. Non solo dell’AcquaeSapone calcio a 5 e di Massimiliano Bellarte. Conosco la vostra regione da tanti anni ‚Äì si racconta il coach di Dubrovnik, umiltà e simpatia da vendere, prima di salutare la truppa di Bellarte al porto di Spalato ‚Äì perch√© quando giocavo a calcio, da ragazzo, allenavo anche i bambini dell’Hajduk e ogni estate venivamo invitati a tornei giovanili a Roseto e Montesilvano. Ho tanti amici nella vostra terra e ci torno sempre volentieri.
Bellarte lo ha conosciuto la scorsa estate nel clinic sul futsal di Zagabria. Da l√¨ l’idea di svolgere un mini ritiro assieme. Ringrazio Bellarte per aver partecipato al corso di giugno a Zagabria per la formazione dei nostri allenatori, e ringrazio tutta la società AcquaeSapone per aver accettato il nostro invito. E’ stato molto d’aiuto per noi poter lavorare con loro in vista dello spareggio per la qualificazione agli Europei in Belgio, aggiunge Stankovic. Il 18 settembre la Croazia gioca in Slovacchia l’andata dei play off, il 24 a Dubrovnik il ritorno, decisivo. E’ la mia città, dove abbiamo conquistato la qualificazione ai Mondiali del Brasile nel 2008, proprio battendo la Slovacchia. Il ct ha varcato anche i confini europei in carriera. In Libia, con due collaboratori, siamo partiti da zero. Abbiamo girato migliaia di chilometri per vedere ragazzi che giocavano anche in strada. Ne abbiamo scelti cento e li abbiamo portati a Tripoli. Da l√¨, abbiamo tenuto i migliori venticinque, poi quindici. In un anno, siamo entrati ai Mondiali e abbiamo anche fatto bella figura, perdendo solo due a zero con i campioni della Spagna, racconta Mato, che ha vinto la Coppa d’Africa agli ordini della Nazionale del patron Mohammed Gheddafi.
A Gospic il lavoro è stato decisamente più semplice. Stankovic ha visto dalla tribuna i suoi che lavoravano con i nerazzurri e ha memorizzato le indicazioni più importanti. Per noi è stato un banco di prova molto serio. L’AcquaeSapone è una squadra di top players, conosciuti a livello internazionale: Mammarella, Rescia e Borruto li ho affrontati con la mia Nazionale in passato. E poi c’è un grande allenatore, credo che potrà giocarsi lo scudetto con le sei, sette squadre più forti d’Italia. Quest’anno la sfida sarà difficile, ci sarà grande equilibrio nella serie A italiana. A Massmiliano spetta un compito davvero molto arduo, ma i mezzi per riuscirci ci sono.
Il nostro campionato è il suo sogno nel cassetto, ma adesso ha davanti una sfida epica da affrontare: entrare agli Europei 2014 in Belgio. Nello sport mai dire mai, chissà che non arrivi un’occasione. Ma adesso ho davanti solo un obiettivo: qualificarmi per il Belgio. Per noi sarebbe storico partecipare per due volte consecutive agli Europei. Sretno (buona fortuna), professor Stankovic, come dicono dalle tue parti.
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