Novanta minuti di battaglia, di tensione emotiva, di adrenalina pura da scaricare. E poi il premio finale. L’Acerrana, 34 mesi dopo la semifinale di Coppa Promozione con l’Ercolano, festeggia ancora il raggiungimento dell’ultimo gradino della competizione. Sarà sfida per palati fini col San Marzano. Un traguardo meritato, voluto con sudore e forza di volontà, che scaccia via la mini-crisi delle ultime settimane. Nulla ha potuto il Savoia, fermato sullo 0-0 al “Papa” di Cardito dopo l’1-2 dell’andata all’Arcoleo. I granata hanno costruito il loro successo sulla compattezza e sulla solidità che poco hanno lasciato agli oplontini.
FORMAZIONI – Mister Vincenzo Di Buono torna al 3-5-2 ma la vera novità è data da tre grandi rientri nello scacchiere titolare: in attacco c’è la coppia Spinola-Vincenzo Pisani, in regia Ricci, tutti reduci da piccoli infortuni ormai superati. Carannante ed Arrulo completano la mediana, Todisco e il giovane Affinito sono gli esterni di centrocampo, mentre Rinaldi guida la difesa tra Taddeo e Borrelli. Tra i pali Munao. Sistema di gioco speculare per il Savoia di Vincenzo Criscuolo, nel quale trova spazio dal primo minuto il nuovo acquisto Masi.
PRIMO TEMPO – Poco o nulla da raccontare nei primi 45 minuti. Vige l’equilibrio assoluto tra le due squadre, che mantengono sempre ritmi apprezzabili ma faticano a produrre occasioni da rete. Ricci si fa subito notare per un ritorno all’arma bianca, ma è la retroguardia granata a restare sempre unita e concentrata, non concedendo nulla agli avversari. Cosicché l’unica soluzione possibile per entrambe diventa la conclusione da lontano e magari la speranza di un rimpallo fortunoso.
Due botte – una per parte – si fanno notare particolarmente. La prima la sfodera Di Dato, la seconda, Spinola col mancino. Due siluri che tuttavia trovano i rispettivi portieri attenti. Più largo il tiro di Masi, che sfila alla destra di Munao.
SECONDO TEMPO – Il volto del match non cambia nemmeno nella ripresa, anche se il Savoia prova giocoforza a stringere i tempi per arrivare almeno alla lotteria dei rigori. Per farlo, getta nella mischia anche capitan Scarpa (fuori Di Dato) che va a far coppia con uno Scalzone a cui non arrivano tante palle giocabili. Sale anche la tensione in campo, con Scarpa e Vincenzo Pisani che non se le mandano a dire e saranno ammoniti.
Si crea poi una piccola gazzarra che il nocerino De Angelis deve sedare non senza fatica. Si va avanti e gli oplontini continuano a premere ed a mantenere il possesso palla, ma non pungono mai.
Anzi, è Taddeo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, a chiamare con un colpo di testa Sorrentino ad un intervento plastico, ma il gioco era stato fermato per un fallo in area. Semmai è solo nell’imminenza del gong che i bianchi creano un serio pericolo dalle parti di Munao: la punizione di Strazzullo è un assist delizioso per Scalzone che vince il duello diretto con Taddeo e gira di testa colpendo in pieno il palo alla sinistra del portiere granata.
L’Acerrana si salva ma sarebbe stata una beffa ingenerosa. E alla fine scatta la festa con i 400 cuori Toro venuti a sostenere la squadra. Minuti interminabili di gioia e commozione da condividere intensamente. Col San Marzano ci sarà da divertirsi.
SAVOIA-ACERRANA 0-0
SAVOIA (3-5-2): Sorrentino, Annunziata, Balzano, Guarro (36’pt Vivolo); Sicuro (39’st D’Angolo), Samb, Masi, Strazzullo, Dommarco; Di Dato (9’st Scarpa), Scalzone. A disp.: Izzo, Carnicelli, Lamontagna, Ferraro, Malafronte, Gargalini. All. Vincenzo Criscuolo
ACERRANA (3-5-2): Munao, Taddeo, Rinaldi, Borrelli; Todisco, Arrulo (33’st Porcaro), Ricci, Carannante ’04, Affinito ’03; Vincenzo Pisani (19’st Vincenzo Pisani jr), Spinola (35’st Arciello). A disp.: Giordano, Di Zazzo ’04, Guarracino ’03, De Angelis, Vitale, Spilabotte. All. Vincenzo Di Buono
ARBITRO: Christian De Angelis (Nocera Inferiore)
ASSISTENTI: Davide Adinolfi (Salerno) e Antonio Capano (Napoli)
AMMONITI: Scalzone e Scarpa (S); Ricci, Vincenzo Pisani e Todisco (A).
ANGOLI: 2-2
RECUPERO: 2’pt, 7’st