A tu per tu con Ilario Pensosi, tra calciomercato, ricorsi e dilettanti: “La questione stadi è un problema italiano”

Una chiacchierata a tutto tondo con Ilario Pensosi, direttore sportivo, che vanta tanta gavetta come osservatore prima di Ancona e poi Fano, poi come talent scout per club di C, tra cui il Venezia fresco promosso in serie A. Nel suo curriculum non mancano le esperienze nei settori giovanili oltre alle cosulenze sul mercato calcistico. Con il giovane dirigente abbiamo toccato argomenti che vanno dai professionisti, fino ai dilettanti, soffermandoci sulla questione ricorsi in serie C e i cambi societari nel mondo calcistico campano.

“Mercato non ancora maturo, non ci saranno profondi scossini”. – esordisce Pensosi parlando del calciomercato dei Serie A e prosegue – “Le squadre importanti gravitano intorno ai bilanci e quindi si pensarà prima alle uscite e poi alle entrate. Penso che ci saranno tanti prestiti, con le varie formule di diritto o obbligo di riscatto, ma anche molti che arriveranno da svincolati. Insomma, un mercato low cost”. – Il discorso continua sull’importanza di puntare sui giovani – “La Nazionale di Mancini deve servire come esempio. La FIGC deve dare un segnale forte, pensare alle categorie come la serie C, ma anche alla Lega Nazionale Dilettanti, dove urge necessariamente una riforma fiscale. Inoltre, che sia anche un esempio per i giovani, che si possa attingere dalle giovanili e puntare magari su nomi sconosciuti da far crescere e maturare”.

Ricorsi per le fideiussioni e speranze latenti: “Ci sono stati i ricorsi di Chievo Verona in B, dove si rischia di perdere una favola come quella dei gialloblù, ma anche di Casertana, Novara, Paganese, Carpi e Sambenedettese. Soffermandoci sulle campane, le speranze dei falchetti sono quasi nulle, mentre la Paganese ha buone possibilità. Ogni anno, però, siamo abituati a vedere questa situazione in serie C, questo perchè siamo la nazione col più alto numero di club professionistici, forse sarebbe il caso di fare una riforma ed inserire il semiprofessionismo, così magari da non creare troppi ripescaggi ogni anno”.

I presidenti abbandonano le piazze per mancanza dei presupposti per continuare: Il problema che abbiamo un po’ ovunque è quello delle strutture, la questione stadi investe tutte l’Italia. Ora il calcio se vuole avere un cambio di passo, occorrono anche strutture degne per i campionati, che poi di conseguenza portano introiti per le società, che investono”. – Spostando il discorso nello specifico – I Mazzamauro hanno speso tanto al Savoia, la piazza di Torre Annunziata pretende molto e operare in mancanza di introiti che vengono dallo stadio pesa nel bilancio. Poi, magari, sono state fatte delle scelte sbagliate, tipo mandare via Marco Mignano, che per me è stato un errore. Ha saputo dimostare attraverso la sua esperienza di poter allestire ottime squadre. L’ultimo anno, invece, è stato fallimentare, vero che il Monterosi attraverso una programmazione ha vissuto la favola più bella, ma il Savoia doveva primeggiare e così non è stato”. – Parlando di altre realtà che vivono nell’incertezza come il Casoria“Ci sono squadre che hanno scritto pagine importanti nel calcio campano. Ho fiducia nel Casoria, spero che nonostante le difficoltà possa arrivare qualcuno che dia una mano a al presidente Giovanni Palmentieri”. – Mentre sulla Puteolana“Qui il caso è complesso. Guarino ha provato il cambio società prendendo una gestione deludente e facendo un forte mercato, con tanti ex Frattese. Alcuni non hanno reso al meglio, come ad esempio Celiento. Unico errore fatto, a mio avviso, è quello della scelta dell’allenatore. Teore Grimaldi è un buon tecnico forse non indicato per la situazione, poichè si ha un buon gioco che vede nel corso della stagione, ma ci voleva qualcuno che conosceva la piazza di Pozzuoli e che portasse risultati immediati. Ora Guarino pensa alla Frattese, ma sono convinto che a Pozzuoli arriverà una proprietà seria che faccia tornare l’entusiamo nella piazza flegrea”. – Una battuta sull’Audax Cervinara“Un’altra realtà dove il presidente ha speso tanti soldi, ma anche loro hanno responsabilità. Come dice il grande Gigi Pavarese “il calcio non è di chi lo capisce, ma di chi lo gestisce”, parole che condivido”. – Non manda un pensiero sulla Palmese“Forse ora non gode di un grande appeal come un tempo, ma credo che troveranno la soluzione adatta per proseguire, magari anche ridimensionado il progetto”.

In conclusione Pensosi da appuntamento ad un evento che si terrà in data odierna: “Quest’oggi sarò a Pestum dove sarò trai premiati, come referente ADISE insieme a Rocco Galasso, del Gran Galà Stelle del Calcio, dove ci saranno Giancarlo Antognoni, Fabrizio Castori, Cosimo Sibilia, Luigi Barbiero, Carmine Zigarelli e Gigi Pavarese”.