A tu per tu con Carannante, tra Pomigliano e la nuova Eccellenza: “Hanno provato a trattenermi. Tre giorni? Non mi piace”

Una stagione chiusa anticipatamente a causa della pandemia da Covid-19, l’unica causa per arrestare il suo Pomigliano dei record. Stiamo parlando del tecnico Roberto Carannante, che ha guidato la compagine granata nell’ultima stagione, ottenendo ben 13 vittorie di fila e 1 pareggio ad inizio gestione, per un totale di 14 risultati utili consecutivi. Numeri importanti, che avevano fatto pensare ad una sua riconferma, ma poi Pipola ha preferito cambiare. Abbiamo contattato l’allenatore di Santa Maria Capua Vetere, che ci ha concesso un’intervista ai nostri taccuini.

Prima di parlare della prossima stagione facciamo un passo indietro, parlaci della tua ultima esperienza a Pomigliano.
“Per quanto riguarda l’ultima esperienza a Pomigliano è stata secondo me spettacolare,stupenda,abbiamo fatto veramente un grandissimo lavoro con tutto lo staff, con il prof Baracchi, con il mio secondo Cardamone e il preparatore dei portieri Corcione abbiamo fatto benissimo. Sono molto contento di tutto quello che siamo stati in grado di fare con la grandissima correttezza e predisposizione partecipazione da parte dei calciatori che sono stati veramente encomiabili”.

Ti aspettavi una riconferma?
“Onestamente devo essere sincero, la società ha provato a trattenermi e non ci siamo messi d’accordo sotto l’aspetto, diciamo, non tanto economico , ma sotto l’aspetto tecnico c’erano delle divergenze e tanto è vero che questo la dice lunga tanto, infatti Pipola ha ceduto a Villano perchè forse aveva intenzioni di fare altro, nel senso che credo che il loro obiettivo era la squadra femminile, sono in B quindi il presidente magari ha cercato di mettersi con tutto il cuore e forza nella squadra femminile”.

Il Covid ha fermato i campionati, voi in che posizione eravate, che campionato stava facendo il suo Pomigliano e dove volevate arrivare?
“Come ti dicevo prima, stavamo facendo un campionato strepitoso, abbiamo fatto 13 partite premesso che il Pomigliano veniva da 14 partite e aveva fatto 14 punti avevano incassato 20 gol e 20 gol fatti. Noi con il nostro avvento “abbiamo cambiato un pochino la squadra” nel senso che il presidente ha cercato di contenere i costi, sono andati via 10 giocatori. Noi piano piano ci siamo messi sotto con il lavoro con l’arrivo di due tre giocatori nuovi, abbiamo fatto 13 partite 13 vittorie 39 punti 29 gol fatti e solo 2 subiti uno su calcio d’angolo e uno su rigore. 13 vittorie consecutive, purtroppo il covid ci ha fermato, mancavano ancora 8 partite quindi potevamo fare ancora di più, abbiamo preso la squadra che eravamo quartultimi e quando il Covid ci ha fermato eravamo quarti quindi in piena zona play off”.

Da anni oramai il Duo Carannate/Cardamone sta facendo bene ovunque va, parlaci un po del vostro rapporto come è nato e che persona è il suo secondo?
“Sono un paio di anni che lavoro con il mio staff  Euro Baracchi e Gennaro Cardamone ci troviamo benissimo  abbiamo lavorato insieme a Torre Del Greco, abbiamo lavorato insieme quest’anno, quindi al di là delle competenze calcistiche di Gennaro, ritengo che sia una persona a modo, una persona di fiducia leale e onesto quindi sinceramente sono contentissimo del mio staff anche di Baracchi. Adesso Domencio Corcione che abbiamo trovato a Pomigliano e andato al Savoia, quindi ci siamo tra virgolette lasciati ma rimane una persona fidata”.

Come lo vedi il campionato di Eccellenza a 3 gironi? Quali sono secondo te le squadre piu attrezzate di ogni girone?
“Il Campionato a 3 gironi secondo me non è una formula carina. Il Pomigliano si è attrezzato dopo l’avvento di Villano, c’è il Pianura, Frattese ci sono tante squadre, però purtroppo queste squadre, nonostante dovessero vincere il campionato non hanno la certezza della serie D. Dopo la stagione regolare ci saranno i play off, quindi, in pratica la vincente del girone non ha la matematica certezza della promozione.  Questo secondo me non è una cosa bella, perchè magari uno fa tanti sforzi per vincere il campionato e poi si ritrova con una piccola sfortuna, magari gli vanno male i play off e si ritrova dopo aver dominato il loro girone a non salire. Quindi è una formula che personalmente non mi piace”.

Parliamo ora di te, hai avuto qualche chiamata o sei ancora in attesa di un progetto serio?
“Si, quest’anno sinceramente ho avuto 2-3 colloqui che al di là del Pomigliano che, ripeto per un fatto di onestà, volevano tenermi, però c’è stato solamente un discorso e non combaciavano i progetti. Mi hanno chiamato anche un paio di squadre di serie D, qualcosa ho rifiutato, qualcosa non ci siamo messi d’accordo e quindi siamo in attesa di un progetto serio dove ci possano far lavorare sperando che le cose prima o poi migliorano”.

A cura di Carol Violante