A. Barone Cicciano-Paradiso Acerra 2-5. Giornata di sport e lealtà, gli acerrani allungano

Il Club Paradiso espugna Cicciano e legittima la seconda posizione allungano a +5 sul Cales.
In una giornata di sport all’insegna dell’amicizia che lega l’Antonio Barone Cicciano e il Club Paradiso vien fuori una gara divertente ed equilibrata nella quale gli acerrani hanno la meglio con grande maestria sfruttando una buona prestazione del collettivo.
Riavvolgiamo il nastro ed andiamo a raccontare la cronaca del match.
Pronti via e partono meglio i padroni di casa, subito pericolosi con Soriano e Casoria. Al decimo vien fuori il Club Paradiso con una bella combinazione Frezza ‚Äì Trocchia che porta alla conclusione il capitano acerrano sulla quale è repentina la risposta di Martiniello. Estremo difensore azzurro che nulla può al quarto d’ora: nuova triangolazione Trocchia ‚Äì Frezza ‚Äì Trocchia con quest’ultimo che entra in area e calciando di prima intenzione porta avanti i suoi.
Il capitano acerrano, tre minuti più tardi, in contropiede va vicino alla doppietta personale, ma Martiniello in uscita è esemplare e mette in corner. Il match continua ad essere su ritmi altissimi, con azioni su entrambi i fronti: al 22¬∞ ci prova Soriano dalla distanza ma Terracciano è vigile e devia in corner.
Cinque minuti più tardi trema la difesa di casa: Diano ruba palla sulla mediana e s’invola in solitaria verso l’aria di rigore avversaria, vi entra e, invece di servire il liberissimo Picardi, prova la conclusione; ma Martiniello è presente e mette in angolo.
Questo l’ultimo sussulto della prima frazione di gioco, si torna negli spogliatoi con il vantaggio acerrano.
Vantaggio che viene neutralizzato dopo soli tre minuti: schema da fallo laterale, da Barone a Soriano che, sfrutta la dormita di Diano, e pareggia il conto ma, in quanto ex, non esulta. Raggiunto il pari i padroni di casa pigiano il piede sull’acceleratore e quattro minuti trovano la rete del sorpasso: Soriano inventa eCasoria calcia di prima intenzione trovando un diagonale preciso ed angolato sul quale Terracciano nulla può.
Lo svantaggio sveglia gli acerrani che si rimettono in carreggiata e tornano a essere pericoli con Frezza che scalda le polveri prendendo le misure della porta difesa da Martiniello. Misure che sono il preludio ad uno straordinario gol: Raffaele Frezza avanza sull’out di destra, si accentra e con il destro, il piede non suo, lascia partire una traiettoria iperbolica, che scardina le leggi fisiche e s’insacca nell’incrocio alla destra di un incolpevole Martiniello.
Trovato il pareggio gli acerrani non demordono e due minuti più tardi trovano anche il nuovo vantaggio: schema da calcio piazzato con D’Antò che, complice la dormita della retroguardia di casa, pesca Marulloche da due passi insacca riportando avanti i suoi. Passano altri tre minuti e continua il Frezza show: il pivot acerrano prima si guadagna un calcio di punizione da zona molto invitante, poi con il suo vellutato sinistra trasforma in gol lo schema iniziato da Rosario D’Antò.
Rete che vale il doppio vantaggio ospite ma che soprattutto celebra la quarantesima marcatura in campionato di Raffaele Frezza.
Trovato il doppio vantaggio il Club Paradiso è abile ad amministrare la gara senza particolari patemi, nonostante il tentativo iperoffensivo di mister Soriano che disputerà gli ultimi cinque minuti di gara con il portiere di movimento. Con il palleggiatore in più in mezzo al campo i ciccianesi riescono ad avere un buon possesso palla ma che si rivelerà sterile: Terracciano impegnato una sola volta dall’intraprendente Casoria abile a girarsi in area a calciare rasoterra trovando però la fortuita deviazione dell’estremo difensore acerrano.
Acerrani che scampato il pericolo trovano la rete che chiude definitivamente la contesa: Diano intercetta il tentativo di Matteo Acerra e lancia Marullo in profondità, il numero nove ospite, in completa solitudine, appoggia, con estrema semplicità, in rete la palla che vale il definitivo 2 a 5.
Finisce così: il Club Paradiso espugna Cicciano e si rilancia in classifica afferrando, ormai possiamo dirlo, definitivamente la seconda posizione.