Sono tante le sorprese regalateci da questa fase a gironi dei Mondiali in Brasile. Tra queste sorprese ci sono, sicuramente, la clamorosa eliminazione dei campioni in carica della Spagna, (per non parlare di Italia ed Inghilterra ndr) e la qualificazione storica dell’Algeria, per la prima volta agli ottavi di finale. Tanti gli atleti azzurri impegnati con le rispettive nazionali.
Partiamo da due grandi delusi da questa prima fase: Raul Albiol e Pepe Reina, che hanno chiuso il proprio girone al terzo posto con soli 3 punti in classifica. Difficile dare un giudizio obiettivo sul loro Mondiale. Il CT Del Bosque li impiega, infatti, solo nella terza partita, a qualificazione già compromessa. Discreta prova del centrale difensivo, mentre il portiere azzurro non è stato mai praticamente chiamato in causa dal modesto attacco australiano (orfano di Tim Cahill ndr).
Mondiale da dimenticare anche per Lorenzo Insigne. Lo scugnizzo di Frattamaggiore, fa il suo debutto nella disastrosa partita col Costa Rica, giocando solo la mezz’ora finale. Non brilla, Lorenzo, forse danneggiato dalla pessima condizione generale della squadra, forse per l’emozione della prima volta sul palcoscenico più importante a livello internazionale.
Buono, invece, il Mondiale degli svizzeri Dzemaili, autore di una rete nella brutta partita contro Pogba e compagni, Inler e Behrami, freschi di qualificazione agli ottavi di finale, nei quali affronteranno l’Argentina del compagno di squadra Higuain. Il centrocampo ”svizzero-napoletano” dei rossocrociati ha ben figurato, nelle partite contro Honduras ed Ecuador, lasciando, però, parecchio a desiderare nella sfida contro la Francia.
Chi è stato finora non all’altezza della aspettative è, senz’altro, Gonzalo Higuain, dal ”Pipita’ ci si aspettava qualcosa di più dopo l’ottima stagione a Napoli, chiusa con un bottino di tutto rispetto, 24 reti totali tra campionato e coppe. Parte dalla panchina all’esordio contro la Bosnia, dopo il suo ingresso, l’Albiceleste cambia marcia e vince per 2-1. Viene schierato titolare nelle successive due partite, ma non brilla, forse anche lui offuscato dall’estro di Messi, autore di 4 reti finora. Male invece l’altro ”azzurro” Fernandez, le sue prestazioni non arrivano mai alla sufficienza. Buonail suo primo tempo all’esordio, poi si va perdendo col passare dei minuti. Sua la distrazione dalla quale scaturisce la rete di Ibisevic e per poco da una sua mancata copertura nella gara contro l’Iran, non arriva il vantaggio di Dejagah.
Tra i migliori, fino a questo momento, ci sono senz’altro Dries Mertens, autore di un ottimo girone coronato anche da una rete all’attivo, e Camilo Zuniga e Pablo Armero, anche loro qualificatisi, con la Colombia, agli ottavi di finale. Il folletto delle Fiandre inizia, come successo anche quest’anno a Napoli, partendo dalla panchina nella prima contro l’Algeria. Subentra a Chadli all’inizio del secondo tempo ed il suo impatto sulla gara è spaventoso. Fin qui una rete e due buone prove contro Corea del Sud e Russia, partita nella quale ha letteralmente mandato a farfalle il povero Kombarov e primo posto nel Girone H. Zuniga, dopo praticamente un anno di inattività, ha disputato un mondiale tutto sommato sufficiente, senza infamia ne lode all’esordio contro la Costa d’Avorio, molto bloccato nella partita contro la Grecia. La condizione ottimale è, naturalmente, ancora lontana e si vede. Armero, dopo una falsa partenza all’esordio, si è saputo distinguere trovando anche la rete dell’1-0 nella partita contro la Grecia.
Infine, Faouzi Ghoulam, che ha centrato una storica qualificazione agli ottavi con la sua Algeria. Sufficiente l’esordio, anche se con sconfitta per mano del compagno di club Mertens, non è poi stato impiegato nelle gare contro Russia e Corea del Sud.
Giovanni Tafuto