Italia. Immobile e Insigne spot per Prandelli: “Il mister sa che siamo pronti”

Tre gol Ciro, due Lorenzo. Due assist Immobile, uno Insigne, Sembra di essere tornati a due anni fa quando il Pescara di Zeman conquistava la A grazie alle prodezze dell’attaccante di Torre Annunziata e a quelle dello scugnizzo napoletano. In quella squadra c’erano anche Perin e Verratti, il primo protagonista di una figuraccia (papera nel 2-2) nella serata di Volta Redonda, il secondo tra i pochi a rimanere in panchina, ma sempre prepotentemente in corsa per una maglia da titolare nel match del debutto Mondiale contro l’Inghilterra, il 14 a Manaus. Più’ difficile trovare subito spazio per la coppia che ha rifilato 5 sberle al Fluminense, se non altro dimostrando a Prandelli che loro sono li’, pronti a sfruttare le loro chance e a dargli una mano in qualsiasi momento, dall’inizio o a partita in corso questo non spetta ai due ex Pescara dirlo. Io lavoro per la squadra, per il mister e i miei compagni, siamo in 23 e c’e’ bisogno del contributo di tutti, poi tocca al ct prendere certe decisioni. Di sicuro ‚Äì ha spiegato Immobile nella notte italiana dopo il test di Volta Redonda -, se c’e’ bisogno di giocare dall’inizio mi faro’ trovare pronto, se ci sara’ da entrare dalla panchina ancor di piu’. Non so se ho messo Prandelli in difficolta’, dovete chiederlo a lui e non e’ che questi tre gol mi facciano pensare piu’ di prima a una maglia da titolare, anche perche’ io ci penso sempre e mi alleno per migliorare sempre di piu’.
Idee chiare e consapevolezza nei propri mezzi, Immobile sa di vivere un momento importante della carriera e lo vive con una determinazione feroce, ma anche con serenita’. Ecco perche’ il re dei bomber di Serie A non si e’ abbattuto quando sotto porta ha lisciato un tiro al volo che per uno come lui (ricordate il sinistro di prima intenzione all’Olimpico contro la Roma?) non sembrava impossibile. Non era facile quel tiro ‚Äì assicura ‚Äì e in ogni caso l’attaccante deve rimanere sempre lucido perch√©’ poi l’occasione arriva. E infatti poi ne ha fatti tre di gol. Per una punta e’ sempre importante segnare, metterla dentro ti da’ fiducia e autostima. Sono il capocannoniere della Serie A, conosco le mie potenzialita’, ma so che c’e’ sempre da migliorare e far bene. Anche perch√©’ fino a prova contraria e salvo sorprese il titolare della Nazionale non e’ ancora lui, ma Balotelli. Si’ il mister sta scegliendo lui, ma non stiamo parlando di una schiappa, Mario e’ un campione che sta dimostrando di stare bene e che ha fatto tanti gol nelle qualificazioni. Se il mister ritiene che debba giocare lui dall’inizio per me va bene, cosi’ come andrebbe bene giocare al suo fianco, ma io comunque mi faro’ trovare pronto per entrambe le situazioni. Fisicamente sto bene e se la mia condizione e’ questa c’e’ da ringraziare il Torino e i preparatori che ci sono qui in Nazionale, abbiamo programmi di lavoro personalizzati e mi stanno gestendo bene dal punto di vista atletico. Chissa’ cosa avranno pensato i suoi vecchi tifosi granata e quelli nuovi del Dortmund. Il Borussia? Un treno che passa una volta sola, taglia corto Immobile.
Lorenzo Insigne sul suo treno e’ salito gia’ da un paio di anni, il Napoli e’ la squadra del cuore e della sua citta’, ma passare dall’azzurro partenopeo a quello tricolore per lui e’ stata una grande gioia. La doppietta e l’assist di Volta Redonda sono un gran soddisfazione, ma che non autorizzano a particolari richieste. Penso che io e Ciro abbiamo fatto solo il nostro dovere, ovvero scendere in campo e fare il massimo. Rispettiamo le scelte di Prandelli e per me e’ già’ un grande onore essere tra i 23 e giocare a 23 anni il mio primo Mondiale, spiega Insigne che sa di potersi giocare un ruolo importante grazie alle sue qualità’ e alla disponibilità’ al sacrificio. Sono a disposizione del ct. Quest’anno nel Napoli tornavo molto a centrocampo e in difesa e sicuramente questo mi ha dato tanto. Anche nel 4-3-3 il mister mi ha chiesto di aiutare i centrocampisti, ne ho le capacita’ e l’ho fatto nel mio club. Io sono sempre a disposizione della squadra. Se poi c’e’ Immobile al suo fianco tutto diventa piu’ semplice. Con Ciro abbiamo vissuto un anno fantastico a Pescara e anche se non giochiamo insieme da due anni i movimenti non si dimenticano, ci conosciamo bene. Noi andiamo in campo per fare il nostro dovere cercando di fare gol e di metterci a disposizione della squadra, abbiamo segnato noi due con il Fluminense, ma il merito e’ di tutta la squadra. italpress