Gli azzurri contro le Furie Rosse escono ai rigori in una semifinale infinita dalla quale il Brasile attende la vincitrice. I giallorossi non hanno bisogno di presentazioni, la Spagna di Del Bosque è detentrice del titolo mondiale e di quello continentale; un un ruolino di marcia impressionante che la vede imbattuta dal novembre 2011, in 25 gare ha collezionato 21 vittorie e 4 pareggi.
Roba da campeones insomma. Ma l’Italia di stasera non ci sta a vestire il ruolo della vittima sacrificale, specie dopo la cocente sconfitta nella finale europea di Kiev. Una vigilia che ha riservato una nota triste, la scomparsa di Stefano Borgonovo, omaggiato dagli azzurri con il lutto al braccio. Nonostante l’assenza pesante in attacco di Balotelli, la Nazionale di Prandelli prova ad alzare il baricentro con la difesa a 3. Il primo tempo vede gli azzurri caparbi e pronti a colpire, ma le occasioni migliori capitano entrambe a Maggio, che non trova la via del goal. La prima frazione termina 0-0, un’Italia bella ma poco incisiva appare comunque più pimpante della Spagna, il caldo e l’umidità due nemici ulteriori per entrembe le formazioni nella sfida di Fortaleza.
La ripresa comincia come era finito il primo tempo, man mano che il tempo passa cresce la fatica e diminuisce la lucidità. Quella che manca sotto rete a Pedro che tenta la sortita, ma la Spagna appare prudente e abbassa il baricentro difensivo per evitare incursioni azzurre. L’Italia nel momento migliore manca l’affondo decisivo, non trovando sbocchi necessari per beffare l’estremo Casillas. E dove non arriva il portierone spagnolo ci pensa il palo, è il legno a dire no a Giaccherini nel finale, inevitabili i supplementari sotto la direzione dell’arbitro Webb.
Nelle due frazioni supppletive la stanchezza la fa da padrone, l’Italia sembra pagare maggiormente le condizioni climatiche. Cos√¨ la Spagna prende coraggio e gestisce maggiormente la manovra, i brividi arrivano al 115′ quando Buffon smanaccia sul palo un destro da fuori di Xavi, sulla ribattuta Navas prova il diagonale che si spegne a lato della porta azzurra. Ultimi brividi per l’Italia e si va ai calci di rigore.
Sul dischetto il primo a tirare è Candreva, l’azzurro beffa Casillas con un magistrale cucchiaio. La lotteria continua in sequenza con le reti di Xavi, Aquilani, Iniesta, De Rossi, Piquè, Giovinco, Ramos, Pirlo e Mata. I cinque rigoristi chiudono la prima fase e si va ad oltranza. Il sesto rigore azzurro è di Montolivo, che incrocia molto bene. Prosegue Busquets, poi Bonucci spedisce alto e Navas gonfia la rete.
La lotteria dei rigori estrae il biglietto fortunato, ma la matrice è giallorossa e premia la Spagna, nonostante nei 90′ l’Italia non meritasse la sconfitta.