E’ tempo di bilanci in casa Stregoni Five Soccer. La società del presidente Marco Maio ha concluso il campionato di Serie C2, sfiorando i play-off. Nonostante ciò, l’obiettivo primario era la salvezza, centrata con tre giornate di anticipo. Al termine della regular season, Antonio Collarile ha finalmente tirato una linea e fatto un bilancio dell’avventura 2013/2014 dei rosanero.
Ha esordito parlando del campionato: Quando abbiamo iniziato lo scorso anno, l’obiettivo principale era la salvezza. Non mi aspettavo di conquistarla con tre giornate di anticipo, ma ci avrei messo la firma ad inizio campionato. Vedendo l’andamento della stagione e le varie partite fatte non siamo stati messi sotto da nessuno, nemmeno dalla capolista Leoni di Acerra.
Dalla salvezza al sogno play-off: C’è un po’ di rammarico per non aver raggiunto questo obiettivo. Forse la squadra ha abbassato la guardia una volta raggiunta la salvezza, abbiamo perso partite dove potevamo vincere, ad esempio ad Aversa. Nel corso del campionato abbiamo regalato punti alle ultime in classifica, quali Casilinum o Sport&Vita. Cattivi con le grandi e poco con le piccole, è questo il motivo per cui non abbiamo centrato i play-off. Tuttavia, sono molto contento e soddisfatto della stagione, soprattutto perch√© è stata la mia prima esperienza da dirigente.
Tante vittorie, ma la più bella: E’ stata quella col Casagiove, una delle più forti del girone con elementi anche di categorie superiori. Abbiamo fatto una bella prestazione, anche se la partita è stata decisa negli ultimi minuti. Gli Stregoni ci hanno messo tanta grinta, sembravano indemoniati. Anche contro i Leoni di Acerra fu una bella vittoria, interrompemmo la loro imbattibilità. Quella gara fu fisica e vidi un bel gioco, ma metto in cima alla lista quella contro il Casagiove, una compagine che nel girone di ritorno ha fatto risultati straordinari.
E la sconfitta più brutta: Non posso non mettere quella contro il Casilinum al Palatedeschi. Abbiamo avuto ben quarantotto occasioni da rete, azioni clamorose, e solo un gol fatto. I nostri avversari hanno sfruttato due nostri errori, nel finale, per punirci due volte con altrettanti tiri in porta. Ricordo che eravamo solo alle prime giornate, ma la sfida fu il nostro crocevia della stagione. Forse ci mancò la cattiveria, in quell’incontro cos√¨ come in altri.
I bocciati: Non mi piace mettere croci addosso a qualcuno. C’è stata una crescita generale da parte di tutti, è difficile trovare i bocciati.
E i promossi: I giovani, ma nell’arco della stagione tutti sono stati bravi. Non mi va di esaltare il singolo, credo che chi abbia fatto progressi e qualcosa in più rispetto agli altri anni è stato Christian De Franco. E’ un vero e proprio modello di pivot, lo interpreta alla grande: tiene palla, protegge e guadagna punizione. E’ migliorato grazie ai consigli del tecnico Sanginario. De Franco non sarà un goleador, appena quindici gol, ma in compenso sa gestire bene la palla. Basti guardare i tiri liberi conquistati grazie a lui, nessuna squadra li ha fatti come noi. Voglio fare i complimenti a tutti, si sono sempre allenati durante l’anno.
Sul tecnico Sanginario dice: Ha fatto un grande lavoro, la salvezza conquistata anticipatamente è merito suo. √à stimato da me, ma anche da tutta la società. Interpreta il calcio come in Serie A, lui pretende il massimo impegno da parte di tutti.
E sulla prossima stagione: Lo zoccolo duro resterà al cento per cento, mentre siamo in trattativa per la riconferma di diversi atleti. Ogni anno bisognerà alzare l’asticella, quindi cambieranno gli obiettivi. Proveremo a centrare subito la salvezza e puntare ai play-off. Inoltre, stiamo cercando di ingaggiare elementi di esperienza e di categoria, utili per farci fare un salto qualitativo maggiore. A breve ufficializzeremo anche il nome del nuovo allenatore, per ora è tutto top secret, lavoriamo a fari spenti. Roberto Sanginario, per motivi di lavoro, non potrà essere più con noi.
Il direttore generale Collarile ha concluso parlando dell’ultima partita contro il Benevento Futsal: C’è tanto rammarico. Credevamo di andare a giocare in un ambiente familiare, all’andata ci fu una gara all’insegna del fair play e della massima accoglienza. Non sono state rose e fiori, ma ben altro clima. Se due compagini beneventane si affrontano, ci dovrà essere un derby all’insegna dell’amicizia. Ti fa stare male questo, perch√© negli atleti cerchiamo di imprimere la mentalità sportiva e del rispetto degli avversari. Può sembrare una piccolezza, ma non ci è stata offerta nemmeno una bottiglia d’acqua. In campo si va per divertirsi, ma solo per caso abbiamo affrontato gli Stregoni in un momento brutto per loro. A loro serviva la vittoria per salvarsi, ma c’erano anche tante partite che potevano vincere. Onore a loro che hanno vinto, ma c’erano ben altri presupposti prima della gara. Ci siamo rimasti male anche per un discorso di amicizia, pensavamo di andare a giocare in un ambiente amico. Sono soddisfatto di come hanno risposto i miei giocatori sul campo, non hanno concesso e regalato nulla.
Ufficio Stampa Stregoni Five Soccer