Nuoto. Il manager di Thorpe rassicura: “Non perderà l’uso del braccio”

La leggenda del nuoto, Ian Thorpe versa ancora in ‘serie’ condizioni ma è stato scongiurato il rischio della perdita del braccio sinistro. La conferma arriva dal manager dell’ex campione olimpico, James Erskine, che fa cos√¨ chiarezza sul reale stato di salute dell’ex campione dopo l’annuncio ieri di un suo ricovero in terapia intensiva in un ospedale di Sydney a causa di una infezione contratta dopo una operazione alla spalla.

“Si tratta solo di congetture della stampa. Ha contratto una infezione e come è giusto fare in questi casi, è stata trattata seriamente”, spiega alla ABC Erskine specificando che Thorpe non si trova in terapia intensiva.

“E’ certamente una cosa seria ma nessuno ha parlato di perdere l’uso del braccio -aggiunge il manager del 5 volte campione olimpico tornando poi a parlare dell’infezione alla spalla e dell’intervento effettuato nei mesi scorsi-. Ha fracassato la spalla, non so esattamente in che punto ma guardando la radiografia ho visto che gli hanno applicato piastre e perni, sembra un uomo bionico”.

“Ha difficoltà ad alzarsi per andare al bagno. Alla domanda se può tornare a gareggiare la risposta è ‘no’. Non andrà ai Giochi del Commonwealth e non sta pensando di tornare a gareggiare alle prossime olimpiadi”.

Thorpe, 31 anni, si è ritirato nel 2006 dopo una scintillante carriera in cui ha ottenuto 9 medaglie olimpiche e 11 titoli mondiali. L’australiano è tornato in vasca nel 2011 ma con risultati deludenti. Thorpe nel 2001 a Fukuoka è diventato il primo uomo ad aver vinto 6 ori in una sola edizione dei campionati del mondo.

A febbraio di quest’anno l’ex campione olimpico ha cominciato delle cure per combattere la depressione dopo esser stato trovato vagare in stato confusionale per le vie di Sydney a seguito dell’assunzione di un mix tra antidolorifici e antidepressivi. Erskine sottolinea inoltre come l’infortunio alla spalla sia avvenuto prima della sua riabilitazione.