Savoia. Dal duo Verdezza-Contino alla “Luce”: il 2013 degli oplontini

Il 2013 è ormai alle ultime battute, mancano meno di ventiquattro ore al consueto cenone della vigilia e noi di SportCampania.it abbiamo provato a fare un bilancio dell’annata del Savoia, partendo proprio dallo scorso gennaio.
CAMPIONATO 2012/13. Il Savoia, da neo promossa in Serie D, disputa un’ottima prima parte di stagione, concludendo il 2012 con 26 punti in 17 partite, conseguenza di 7 vittorie, 5 sconfitte e 5 pareggi. L’anno che sta per concludersi si apre con una serie positiva di ben 6 risultati utili consecutivi prima della sconfitta sul campo del Noto nella ventiquattresima giornata di campionato. Da qui in poi, tra alti e basi, tra pareggi, vittorie e sconfitte, il Savoia concluderà il campionato al settimo posto con 48 punti conquistati in 34 partite, di cui 13 vinte, 12 perse e 9 pareggiate, con una differenza reti pari a 0 (53 reti fatte e subite, ndr). Un’annata di tutto rispetto per una squadra neopromossa dal campionato di Eccellenza, che arriverà fino ai Trentaduesimi di finale di Coppa Italia, subendo l’eliminazione dalla competizione solo ai calci di rigore, dalla Sarnese. Questo era il Savoia di Raffaele Verdezza e della cordata di imprenditori avellinesi capeggiati da Sergio Contino, mentre la squadra allenata da Pasquale Vitter e capitanata dal torrese D.O.C. Antonio Guarro.

NUOVA ERA. Concluso il campionato, a Torre Annunziata non tira una bella aria, la società è piena di debiti e per tutti i tifosi oplontini si prospetta lo spauracchio di un’annata non a vertice o peggio ancora una mancata iscrizione al campionato di Serie D; spauracchio allontanato proprio dal popolo torrese che vogliono fortissimamente Lazzaro Luce presidente, un vero e proprio plebiscito oplontino. Detto fatto, l’imprenditore casertano, grande appassionato di calcio e già presidente della Sarnese prima e del Gladiator poi, l’8 giugno 2013 acquista il 70% delle quote societarie possedute da Sergio Contino e nello stesso mese rileva anche le quote di minoranza possedute da Raffaele Verdezza.

RIFONDAZIONE. Lazzaro Luce a Torre Annunziata arriva con uno scopo ben preciso, quello di vincere. Il nuovo patrono plontino inizia una rifondazione in casa Savoia, coadiuvato dal ds Antonio Simonetti e dall’ad Qurico Manca. Il ds Simonetti inizia a costruire la squadra destinata a grandi successi, tanto voluta sia da Luce che dalla piazza torrese; via il tecnico Vitter e il capitano Guarro, per quest’ultimo un addio mal accettato dai tifosi. La fascia di capitano verrà assegnata ad un altro torrese D.O.C. Francesco Scapra, giocatore di categorie superiori e con un passato recente tra i professionisti che vanno dalla C2 alla Serie B. Non solo Scarpa, ma anche ottimi giocatori per la categoria come gli attaccanti Del Sorbo, Carotenuto e Meloni, il folletto Tiscione e il pari ruolo Bizzarro. Arrivano anche giocatori di grande esperienza come i difensori Manzo, Terracciano e le due ciliegine Stendardo e De Liguori. A completare la rosa una bel pacchetto di under molto validi tra cui spiccano i nomi di Maiellaro, Esposito, Gargiulo, Petricciulo e Viglietti. Ma la panchina? Il presidente Luce concede un’opportunità a Vincenzo Feola, tecnico sommese che lo convinse già nella passata stagione quando era alla guida del Gladiator. Lo stesso patron oplontino, in un’intervista in esclusiva per la nostra testata del 14 luglio 2013 (vd. Intervista), illustrò il suo progetto toccando vari temi, dal suo arrivo a Torre Annunziata al mercato.

LA STAGIONE. Il Savoia gioca la sua prima gara ufficiale contro il Gubbio, in un match valevole per il primo turno di Coppa Italia, uscendone sconfitto. Una gara ufficiale vero, ma siamo in pieno agosto, nel vivo della preparazione che ha più l’aspetto di una partita estiva, se non fosse per i 600 tifosi torresi presenti allo stadio Pietro Barbettidi Gubbio. Il primo settembre 2013 inizia il campionato, ed il Savoia davanti al pubblico del Giraud annienta la neopromossa Torrecuso rifilando ben 5 reti ai sanniti. Prima gara, miglior attacco e miglior difesa, una costante che accompagnerà il Savoia per tutto il girone di andata. Seconda gara, si va Rende; Savoia sotto di una rete e poi vince ancora con 5 reti messe a segno. Nella terza giornata cade anche l’Akragas, pretendente alla vittoria del campionato. Il Savoia del patron Luce, partita dopo partita, prima entra nella storia e poi diventa leggenda conquistando 8 vittorie di fila in campionato prima dello stop esterno sul campo del Noto. Il riscatto arriva già la settimana successiva, quando gli uomini di Feola espugnano il Pastena di Battipaglia, conquistando il quinto derby stagionale. Il Savoia continua a primeggiare il classifica, ma lo stop in casa della Nuova Gioiese permette all’Akragas di conquistare la vetta, che dura solo una settimana, il Savoia sbrana il Comprensorio Moltato, mentre i siciliani non vanno oltre il pari, nel derby con il Due Torri. Il vantaggio in classifica aumenta quando i giganti vengono ridimensionati dal Torrecuso, mentre il Savoia porta via tre punti dalla trasferta di Licata. Il girone di andata si conclude con una nota agrodolce, il pareggio conquistato al 93′ nella trasferta del Celeste contro il Città di Messina e con l’Akragas vittoriosa a -3 dai Bianchi. Il Savoia chiude il girone di andata con 17 gare giocate, 14 vittorie, 2 sconfitte e un solo pareggio, che fruttano ai bianchi 43 punti, ben 17 punti in più rispetto alla passata stagione.

COPPA ITALIA. Oltre alla partecipazione alla Coppa Italia nazionale contro il Gubbio, per il Savoia inizia anche il cammino nella Coppa Italia Serie D; cammino che si interrompe anzitempo agli ottavi di finale contro il Pomgliano, dopo aver eliminato prima il Matera e poi il Progreditur Marcianise.

Con il secondo posto nel Memorial Gaetano Bottaro si conclude il 2013 oplontino, ricco di successi e di importanti iniziative, tra cui quella dedicata alla campagna No al Femminicidio, voluta dal presidente Luce e dall’ad Manca.