Brasile, Argentina, Germania e Spagna sono le nazionali favorite. Dietro ci sono sei-sette squadre, tra le quali l’Italia. Leviamoci dalla testa l’idea che siamo i piu’ forti, i piu’ belli e i piu’ bravi. Non lo siamo. Non siamo piu’ i migliori, ma possiamo battere i migliori, a patto che ci si comporti in un certo modo, con spirito di gruppo. A parlare, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, e’ il ct azzurro Cesare Prandelli. L’Italia e’ finita nel cosiddetto ‚Äògirone della morte’ con Inghilterra, Uruguay e Costa Rica. Paura no, ma resta un gruppo molto difficile, con tre nazionali campioni del mondo ‚Äì commenta Prandelli ‚Äì L’obiettivo minimo e’ la qualificazione, possibilmente da primi in classifica. Questi mesi che ci separano dal calcio d’inizio sono fondamentali, in queste settimane si gettano le basi, programmazione della preparazione. Il ct spera che i club gli concedano i giocatori per un giorno e mezzo ad aprile per i test fisico-medici, prometto che non ci saranno allenamenti mentre in Brasile le speranze sono riposte soprattutto in Balotelli. Dovra’ essere piu’ forte di ogni provocazione, i grandi giocatori si vedono ai Mondiali ‚Äì avverte ‚Äì Mario avra’ la preziosa occasione di mostrarsi per quello che e’, un campione. Per le convocazioni c’e’ tempo ma quelle piu’ importanti le faro’ ad aprile quando chiamero’ a Coverciano 33-35 giocatori per i test. Da quel gruppo usciranno i 23 per il Brasile e le scelte verranno compiute sulla base delle condizioni fisico-atletiche, perche’ sara’ un Mondiale dispendioso, dove serviranno gambe ed energie. Fino ad aprile saranno tutti convocabili. Anche i vecchi Totti, Toni, Di Natale e lo stesso Cassano, dotati di esperienza straordinaria. Il tempo passa per tutti, ma a priori non escludo nessuno. Vedremo in primavera. Per quanto riguarda il suo futuro, a marzo incontrero’ il presidente Abete e parleremo di quel che sara’. Ho detto che quattro anni, per un ct, sono il tempo giusto e lo confermo, ma di deciso non c’e’ nulla. E per il momento non ho ricevute telefonate per contatti o proposte. Prandelli rivela poi di aver votato per Pirlo per il Pallone d’Oro (ha la capacita’ di saper leggere ogni situazione nel modo migliore, e’ un concentrato di personalita’ e tecnica), per la sfida del 5 gennaio allo Juventus Stadium tra bianconeri e Roma vede la Juve favorita per la partita in se’ e per lo scudetto, perche’ ha una mostruosa continuita’ di rendimento. La Roma di Garcia pero’ mi piace parecchio, e’ molto solida. Saro’ una sfida divertente, a patto di abbassare i toni. Infine, sullo scandalo scommesse, chiosa: per Gattuso metterei la mano sul fuoco. Sono convinto che Rino non c’entri niente.
(ITALPRESS).