Fiorentina. Gomez: Rimandato ancora il rientro

Slitta ancora il rientro di Mario Gomez con la Fiorentina. L’attaccante, fermo dallo scorso settembre dopo il grave infortunio al ginocchio subito durante la gara con il Cagliari, è ancora alle prese con l’infiammazione al tendine che sta ritardando il suo rientro in campo. Il bomber tedesco salterà la sfida di Europa League in programma domani contro il Dnipro e quella successiva in campionato contro il Bologna. Improbabile anche un suo recupero per il match contro il Sassuolo. Il rientro a questo punto non dovrebbe avvenire prima del 2014.”Le terapie eseguite la settimana scorsa anche a Monaco hanno sicuramente aiutato nella riduzione del dolore, che tuttavia non è del tutto scomparso”, ha spiegato il responsabile medico della Fiorentina, Paolo Manetti. ”Quindi -ha aggiunto- l’ultima fase relativa all’ingresso in campo ancora non è possibile. Bisogna prima risolvere l’infiammazione alla parte finale del tendine. Per questo sta facendo tutte le terapie specifiche del caso”. ”Non si può dire in che gara rientrerà, in realtà ancora non è previsto un rientro a breve”, ha evidenziato il dottor Manetti, spiegando che ”prima dobbiamo risolvere la sintomatologia dolorosa e poi ci sarà il rientro in gruppo dopodich√© sarà disponibile e sarà il mister a decidere”.”E’ stato un infortunio grave e importante -ha sottolineato- che ha rotto quasi del tutto il legamento collaterale. Il riposo iniziale è stato necessario per evitare che venisse operato. Il legamento è guarito in maniera ottimale grazie alla immobilizzazione, ma questa probabilmente ha contribuito alle aderenze che ci sono tra il tendine e il legamento che ne limitano l’attuale impiego”. ”La soluzione è di tipo riabilitativo, non di tipo chirurgico”, ha precisato Manetti. ”Siamo vicini alla soluzione completa ma dobbiamo ancora attendere l’ultimo passaggio. Mario non soffre il dolore e sarebbe disposto ad andare anche sopra il dolore. Ma è importante aspettare la guarigione. Siamo fiduciosi negli specialisti che ci aiutano, la soluzione è vicina ma -ha concluso- c’è ancora da pazientare”.

(Adnkronos)