Genoa-Napoli. Emozioni ed amarcord a poche ore dal fischio d’inizio

Sei anni e mezzo da quel pomeriggio di giubilo in quel di Marassi. Era il 10 giugno 2007 e il Luigi Ferraris ospitava Genoa-Napoli, quarantaseiesima (ed ultima) giornata del campionato di Serie B 2006-2007; il primo del post calciopoli, il primo campionato cadetto a poter vantare club dal grande aplomb storico come, per l’appunto, Napoli, Genoa, Juventus, Bologna e Verona, più le varie outsider (Piacenza, Rimini, Mantova), un campionato cadetto che, di sicuro, di quella qualità non ne vedremo più.

Quel pomeriggio, per tornare a noi, Napoli e Genoa, società amiche sull’asse Preziosi-De Laurentiis e tifoserie gemellate illo tempore, si giocavano la A. Chi avrebbe vinto sarebbe passata seconda dietro la Juventus, la perdente rischiava invece di dover prolungare ulteriormente una stagione interminabile con lo spettro dei play-off. Il Dio del Calcio volle però che una partita tecnicamente modesta ed emozionalmente (sempre rapportato al mero gioco del pallone) mediocre, diventasse però una delle più liete pagine della storia recente delle due, gemellate compagini. Lo 0-0 di quella domenica pomeriggio valse infatti la seconda piazza della classifica al Napoli e la terza al Grifone che, nel frattempo, distanziava il Piacenza (che non riusc√¨ a portare a casa da Rimini i tre punti indispensabili per sperare negli spareggi) sfruttando (unico caso in Serie B) la regola che vuole la terza della classe direttamente promossa se la quarta segue a più di otto punti.

E allora fu festa grande: genoani e napoletani, mai più gemellati d’allora, si unirono in un’invasione di campo pacifica e liberatoria; Il Pampa Sosa, l’Higuain di cadetteria, scoppiò in uno dei pianti più sentiti ed emozionanti della storia azzurra, portato in trionfo da compagni e tifosi. Era un giorno caldo di giugno, quante cose sono passate, ora basta con i ricordi: c’è bisogno di punti e vittorie. Una cosa resta però immutata: dalla C di Reja alla Champions di Mazzarri, dalla trasferta di Manfredonia a quella di Monaco di Baviera, dal pareggio col Cittadella alla vittoria col Dortmund, la passione è sempre quella.

 

GENOA-NAPOLI 0-0. Ecco il tabellino del match di Marassi del 10/06/2007:

Genoa (3-4-3): Rubinho; Bega, De Rosa (1′ s.t. De Rosa), Masiello; Rossi, Coppola (31′ p.t. Juric), Milanetto (31′ s.t. Adailton), Fabiano; Leon, Greco, Di Vaio. In panchina: Scarpi, Di Maio, Carobbio, Botta. Allenatore: Gasperini.

Napoli (3-5-2): Iezzo; Grava, Cannavaro, Domizzi; Garics (49′ s.t. Giubilato), Montervino, Gatti (18′ s.t. Dalla Bona), Bogliacino, Savini; Calaiò (14′ s.t. Pià), Sosa. In panchina: Gianello, Rullo, De Zerbi, Bucchi. Allenatore: Reja.

Arbitro: Rocchi di Firenze.

Note: 32.530 spettatori di cui 10.419 paganti per un incasso totale di 345.680,00 euro; Recupero: 3′ pt e 6′ st; Angoli 6-4 per il Genoa; Ammoniti Bega e Coppola (G), Gatti, Montervino, Domizzi, Garics, Pià e Cannavaro (N).