SC Ercolanese. Borrelli e Raiano come Mazzamauro: gestioni diverse, stessi ostacoli

Accadeva nel giugno 2018: la famiglia Mazzamauro capeggiata da Alfonso, presidente, lasciava Ercolano, portando via il titolo dell’Ercolanese. Siamo nel 2023 e a fine stagione gli attuali presidenti Umberto Raiano e Ciro Borrelli potrebbero lasciare il club. Il motivo? Paiono essere tanti, ma non va trascurato il principale, forse realmente l’unico: la questione Stadio Solaro.

Infatti, come nell’era Mazzamauro, anche in questa gestione che sta sfiorando la promozione in Serie D, la questione impianto sportivo è più di un ostacolo. Potremmo quasi azzardare definendolo il tallone d’Achille della legislatura Bonajuto. Ai tempi dell’Ercolanese di gestione napoletana, il problema era annoso. Riguardava la gestione mai concessa e dei lavori di manutenzione e di restauro che avrebbero permesso l’ambizione di salire nel professionismo.

Sembrava una scusa, anche perchè arrivato a Torre Annunziata, Mazzamauro aveva ritrovato lo stesso problema al Giraud, che ha portato poi all’addio anche a quella città ancora con il titolo in mano. Destinazione Giugliano: il resto è storia. Il club, difatti, ora è in Serie C disputando un campionato discreto.

Per quanto riguarda Ercolano, ma anche Torre Annunziata, son cambiate le gestioni, ma son rimasti i problemi. Nella città degli scavi sembrava una questione in via di risoluzione: lavori al manto, in programma il restyling degli spalti, dove manca da sempre una seconda tribuna da destinare gli ospiti. Il crollo a causa della pioggia dello scorso novembre ha distrutto tutto.

I giorni subito successivi la società ha messo le mani alle casse, pagando le spese per i lavori di messa in sicurezza (LEGGI QUI), ma da parte del Comune s’è fatto orecchio da mercante. Attualmente la squadra può allenarsi nella propria casa. Ma manca ancora, da novembre, la firma per permettere che la squadra possa tornare a giocare tra le mura amiche. Insomma, manca l’agibilità. La commissione tarda a riunirsi e da Corso Resina non arrivano risposte concrete.

La partita contro la Maddalonese si sarebbe dovuta giocare al Solaro, a porte chiuse, ma l’assenza di questa famosa firma non l’ha permesso. Mancano ancora risposte in questo senso, ma anche per i lavori che farebbero tornare agibile anche per l pubblico l’impianto di via Doglie. La conseguenza? I presidenti Borrelli e Raiano sono pronti a lasciare la gestione a fine stagione.

I presidenti della S.C. Ercolanese Umberto Raiano e Ciro Borrelli comunicano alla città, alla tifoseria, alle Istituzioni e a tutte le persone che tengono alle sorti del club che l’avventura alla guida del sodalizio granata dopo due anni meravigliosi volge al termine.

Nulla potrà cancellare quanto vissuto, il ricordo e l’affetto ricevuti dalla città e dall’intera provincia ma è arrivato il momento di mettersi da parte lasciando ad altri il compito di tenere in alto il nome di Ercolano. Una scelta travagliata causata da un insieme di fattori che hanno logorato i vertici del club a partire dalla questione Solaro, sempre affrontata mettendo la faccia. Ad oggi ancora nessuna risposta concreta. Dal 4 novembre ad oggi abbiamo giocato sempre in trasferta sostenendo spese eccessive dalla Prima squadra alla Juniores fino alla Scuola calcio. Il tutto grazie alla scarsa sensibilità del Comune.

La squadra ha ripreso il feeling con le vittorie violando un campo difficile come quello del Napoli United nell’ultimo turno di campionato. Oggi è in piena zona play off accarezzando il sogno della serie D. Del resto, siamo certi che la squadra sia più forte di quanto si pensi e i risultati sono figli del nostro stato d’animo che si riflette sulla squadra. Non lo diciamo da tifosi poiché tale costatazione è frutto di un’analisi attenta di quanto avvenuto fino ad oggi.

LETTERA ALLA CITTÀ
Con la presente comunichiamo la nostra ferma decisione di lasciare a fine campionato il progetto S.C. Ercolanese. Ringraziamo chi ci è stato sempre vicino. Siamo partiti pieni di entusiasmo per centrare l’obiettivo della serie D con uno stadio all’altezza del progetto, pronto ad ospitare tanta gente. A noi serviva la gestione dell’impianto per una struttura idonea alle nostre esigenze. Puntavamo ad un complesso all’avanguardia, un centro sportivo con negozi dedicati ai gadget, bar, servizi per i bambini della Scuola calcio, parcheggio esterno.

Oggi tutto ciò è pura utopia.

Se oggi siamo a questo punto e abbiamo maturato tale decisione, dobbiamo ringraziare un’Amministrazione Comunale inesistente, principalmente in chi la rappresenta nella figura del sindaco Ciro Bonajuto, e un ufficio tecnico del Comune rappresentato da Olimpio De Martino che ha mostrato piena indifferenza e poca serietà nei confronti della città, tifosi e società stessa.

Con estremo rammarico, dopo aver investito ingenti risorse economiche personali (circa 850 mila euro in due anni) siamo costretti ad abbandonare il calcio nella speranza che Ercolano possa risorgere come squadra e come città. Puntavamo ad ottenere lo stadio com’è nelle attuali condizioni ed intervenire in prima persona. Abbiamo chiesto più volte incontri ottenendo promesse non mantenute.

L’unica flebile speranza che si possa invertire la rotta e tornare sui proprio passi, è che ci sia qualche mossa concreta da parte dell’Amministrazione comunale entro maggio. Onoreremo comunque tutti gli impegni presi fino alla fine della stagione. Mettiamo sempre la faccia e crediamo fortemente nel valore di questa squadra.

Per noi è un onore aver rappresentato la città di Ercolano.

I Presidente Umberto Raiano e Ciro Borrelli

La comunicazione arriva proprio dai canali ufficiali della società. Cosa ne sarà dunque del club? Ancora momenti di apprensione per i tifosi granata che dovranno aspettare i prossimi mesi per avere risposte alle tante domande.