Nel pomeriggio di oggi, il presidente della Scafatese Vincenzo Cesarano, ha tenuto una conferenza stampa social per parlare di alcuni importanti punti che riguardano il club.
Il 2022, sarà l’anno del centenario della Scafatese ed è proprio da questo che partirà il progetto per la prossima stagione, sia da un punto di vista tecnico che di festeggiamenti. Un primo passaggio, però è doveroso per quel che riguarda la chiusura della stagione con la finale play-off persa: “C’è rammarico per la sconfitta contro il San Giorgio, è una sconfitta che brucia -esordisce Cesarano– ma anche fosse stato un torneo in piazza, la voglia di vincere sarebbe stata la stessa. L’unica consolazione è il fatto che questa sconfitta sia arrivata contro quella squadra che ora è in Serie D. Ovviamente -continua il numero uno dei canarini- è un ottimo punto di partenza per il prossimo anno. Infatti lo dimostra il fatto che abbiamo confermato lo staff tecnico e siano rimasti dei calciatori che erano per quella rosa il perno centrale. Ovviamente parlo di quella parte della rosa che è stata confermata e che vorrei confermare a breve, più significativa per l’ultima parte della stagione scorsa”.
Per quel che riguarda il mercato, Cesarano che vuole “costruire una squadra top per arrivare primi e tornare in Serie D”
Continua poi: “Le parole del presidente ovviamente sono solo una cornice a quello che sarà l’operato. Il mercato ha portato come primi frutti Angelo Lopetrone, che considero uno dei migliori centrocampisti del momento, ma anche Cammarota, che ci era stato segnalato proprio dal mister. Un calciatore che tra le altre cose ci ha segnato contro, che ha le caratteristiche giuste per questa squadra che si fa rispettare in mezzo al campo”.
Obiettivo la Serie D, senza tanti giri di parole, ma in particolare con un chiaro punto iniziale: “Dobbiamo migliorare tutti. Se si perde la colpa è di tutti, così come se si vincere dobbiamo essere al top in ogni settore, come quella Scafatese che era tornata in Serie D dopo anni. Con la pandemia, probabilmente anche il presidente non ha visto qualcosa, è stato distratto. Dobbiamo ripartire e migliorare per raggiungere gli obiettivi. Per questo motivo in primis sono stati confermati, come detto, coloro che ritengo più significativi e poi sarà un mercato con professionisti di un certo valore. Alcuni contatti sono stati già avviati, ma la cosa fondamentale è che siano prima uomini e poi calciatori. Cosa che probabilmente in passato in alcuni frangianti è mancato”.
In via di risoluzione sembrerebbe la questione stadio: “Sono passati ventiquattro mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, un’amministrazione che ha fatto delle promesse, che all’inizio aveva messo a nostra disposizione l’assessore De Cola, che per vari motivi non è riuscita nel suo intento. Adesso c’è l’assessore Pasquale Vitiello, che ringrazio per quello che sta facendo e in cui ho visto l’operatività. In un incontro che ho tenuto nei giorni scorsi siamo arrivati a delle promesse: dal 2 settembre l’amministrazione firmerà un’autorizzazione temporanea per far accedere un numero limitato di persone. Entro il 30 ottobre, invece, arriverà l’autorizzazione a utilizzare tutti i settori dell’impianto, seguendo le normative anti-Covid. La questione è sempre la stessa: dev’essere fatta la via di fuga, che rende inagibile tutta la struttura. Al momento c’è un progetto, che prevede che sia dedotta all’interno dello stadio con una via, dei piloni in cemento e una rete resistente. A breve dovrebbero iniziare i lavori e spero che dal primo di novembre possiamo avviare anche la campagna abbonamenti”.
Ultime battute sui programmi per il centenario: “Abbiamo intenzione di coinvolgere la tifoseria o comunque parte di essa. Con una frangia ho già avuto un incontro e loro hanno già un protocollo alla mano. Il mio desiderio è che si possa festeggiare in piazza, con almeno 24 o 48 ore di festa. Abbiamo parlato con Givova e stiamo disegnando e realizzando una maglia celebrativa, figlia di un mio sogno, che si potrà acquistare nei negozi Givova. Inoltre vorrei allestire una mostra che duri dai tre ai sette giorni. Faccio quindi anche un appello, per chiunque possieda un cimelio o qualcosa che sia della Scafatese, di portarlo in magazzino per renderlo visibile proprio in quell’occasione. Al termine della mostra potrà essere restituito al legittimo proprietario”.
Per Cesarano una chiosa quasi perentoria: “Voglio e pretendo che la Scafatese torni in Serie D”.