Inchiesta fatture false, maxi sequestro alla Marat Football Management di Giuffredi

Guai per Mario Giuffredi, procuratore di Elseid Hysaj, Mario Rui e Di Lorenzo. La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestato olre 1.690.000 euro (il totale del risparmio di imposta che sarebbe stato ottenuto con il raggiro, ndr) alla Marat Football Management, società del procuratore che cura l’immagine e gli interessi sportivi anche di altri calciatori della Serie A come Cristiano Biraghi, Sepe, Conti, Pezzella, Faraoni e Jordan Veretout (per citarne alcuni, ndr), oltre all’attaccante della Slaernitana Gennaro Tutino e il torrese Alfredo Donnarumma. Nessuno dei propri assistiti è coinvolto nell’inchiesta che rigurda il legale rappresentate della società e altre nove persone, tutti indagati per dichirazione fraudolenta ed emissione di fatture su operazioni inesistenti, che coinvolgono anche alcune società sportive dilettantistiche della provincia di Napoli.

La società  che fa capo a Giuffredi avrebbe pagato per servizi che non sarebbero mai stati effettuati, secondo quanto riscontrato dalla GDF coodrinata dal pm Cristina Ribera e dall’aggiunto Vincenzo Piscitelli. In pratica, il denaro prima finiva sui conti delle società dilettantistiche, per poi essere prelevato in piccole somme che venivano restituire alla Marat Football Management. Si parla di operazioni fittizie che superano i 3 milioni di euro e che si sarebbero effettuate tra il 2018 e il 2019. In questi due anni tre delle società sportive coinvolte nell’indagine non avevano presentato le dichiarazioni fiscali. Un flusso di denaro che è apparso sospetto e sproporzionato dalla Guardia di Finanza a confronto con le capacità economiche delle società. Tanto da far pensare agli inquirenti ad un coinvolgimento della camorra, che non c’entra niente con la vicenda. Infine, in casa di uno di un presidende delle società dilettantistiche coinvolte, sono stati trovati quattro assegni post datati e non trasferibili, intestati a Giuffredi per un complessivo di 409mila euro. Inoltre, è stato trovato anche una sorta di registro con le cifre ricevute da altri due indagati e quelle consegnate al procuratore.