Il Benevento firma l’impresa, la Roma sbatte sul muro alzato dalla squadra campana. Chiusure precise, spirito di sacrificio e nessuna paura gli elementi per un pari che sa di vittoria. Diamo i voti ai Sanniti, mai come questa notte gladiatorei.
Lorenzo Montipò 6- Puntuale, preciso e sempre sull’attenti. Il numero uno si conferma in tutto il suo valore, partita autorevole. Le palle alte sono roba sua, efficace anche sulle conclusione a lui arrivate. Dominatore del cielo.
Daam Foulon 6- Ha poco spazio per spingere e ci prova anche poco, limita alla grande gli attacchi sulla sua porzione di campo. Nel finale l’intervento che gli fa perdere mezzo punto nella votazione, entrata scellerata che il VAR grazia per fuorigioco di rientro. Diavolo belga.
Kamil Glik 5,5- Tiene molto bene e lotta con esperienza, domina la sua area e mette la museruola a Mayoral. Scellerato nel concedere due falli che gli costano tanto, un voto in meno per la gestione delle entrare e dei cartellini. Croce e delizia.
Federico Barba 6,5- Ogni volta che torna nel suo ruolo naturale è una sicurezza, giocare con lui è praticamente impossibile. Limita prima Mayoral e poi Dzeko, stringe i denti nel finale preso dalla stanchezza. Eroico.
Fabio De Paoli 6- Dietro dà sicurezza aiutando la difesa, in spinta si vede leggermente di più rispetto al solito. Prova a prendere in mano la situazione in un paio di frangenti ma non graffia, inizia ad uscire dal cono d’ombra. In crescita.
Preparim Hetemaj 7,5- Non è più un ragazzino ma non si vede. Corre e si batte a perdifiato, un elemento insostituibile per Superpippo, Se la benzina finisce ci pensano esperienza e spirito a dominare la scena. Il solito spartano.( 78° Andres Tello 4- Tocca due palloni, un lancio nel vuoto e uno sulla quale si incarta a campo aperto con Insigne tutto solo. Rimane in panchina.)
Pasquale Schiattarella 6- Solita partita in cui abbina sostanza e esperienza, gestisce con mediocrità ma mette il solito ordine in mediana. Qualche pausa di troppo in un paio di situazioni, ma giustificate. Il professore.
Nicolas Viola 6- Riesce a far emergere la sua immensa qualità anche in una partita di lotta e sacrifico, lancia Lapadula un paio di volte mettendolo sistematicamente in porta. Sostituito per mettere ordine dopo il rosso. Eleganza e sostanza. (59° Luca Caldirola 7- Entra a freddo, ma è il solito granitico muro. Torna ad essere decisivo dopo lo stop forzato, chiude in tutte le zone e in tutti i modi. Monumentale nel salvare sulla linea il possibile pari. The wall.)
Artur Ionita 6- Solito lavoro perfetto, lavora nell’ombra ma è fondamentale. Ci mette esperienza e sostanza, lavoro di filtro perfetto. Invisibile in costruzione, ma compensa altrove. The worker.
Gianluca Caprari 4,5- Invisibile e inconcludente, non riesce mai ad entrare nella partita. Prova a farsi vedere, sistematicamente chiuso da Bruno Peres.Spento.(68° Roberto Insigne 6- Spirito di lotta e abnegazione, entra meglio di Caprari e prova anche a farsi vedere. Furetto.)
Gianluca Lapadula 6- In area resta un fantasma, nelle altre zone di campo azzanna la Lupa. Corre e non si risparmia mai, lavora di sponda ed è sempre pronto a dare una soluzione ai suoi. In ripresa.( 78° Gabriele Moncini SV- Non tocca palla, importante ritrovarlo.)
Il mister
Filippo Inzaghi 8- Prepara la partita della vita, i suoi lo seguono alla lettera. Lotta in prima linea come i veri condottieri, vive la partita in maniera talmente focosa che è costretto ad uscire per poi rientrare in campo. Espulso perchè come al solito vorrebbe essere in campo con i suoi. Generale alla conquista della Serie A.
I top
Preparim Hetemaj 7,5- Non è più un ragazzino ma non si vede. Corre e si batte a perdifiato, un elemento insostituibile per Superpippo, Se la benzina finisce ci pensano esperienza e spirito a dominare la scena. Il solito spartano.
Luca Caldirola 7- Entra a freddo, ma è il solito granitico muro. Torna ad essere decisivo dopo lo stop forzato, chiude in tutte le zone e in tutti i modi. Monumentale nel salvare sulla linea il possibile pari. The wall.
I flop
Gianluca Caprari 4,5- Invisibile e inconcludente, non riesce mai ad entrare nella partita. Prova a farsi vedere, sistematicamente chiuso da Bruno Peres.Spento.
Andres Tello 4- Tocca due palloni, un lancio nel vuoto e uno sulla quale si incarta a campo aperto con Insigne tutto solo. Rimane in panchina.