Ieri pomeriggio si è svolta l’attesa riunione in videoconferenza tra i presidenti dei circoli e degli enti sportivi cittadini e l’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello. Al centro delle discussioni l’ipotesi di una ripresa delle attività sportive in senso stretto, distinguendole dalle attività di club house. Sullo sfondo, la possibile elaborazione di un protocollo comune di sicurezza per la ripartenza dei campionati e delle attività agonistiche in piscine, palestre e nei luoghi deputati.
Nel corso del dibattito sono state rappresentate le oggettive difficoltà legate alla presunta ripartenza, ivi comprese le differenze tra le attività sportive agonistiche e non, che i circoli svolgono. Qualcuno tra i presenti si è mostrato più favorevole a una pronta riapertura, altri non hanno potuto fare a meno di sottolineare alcune questioni spinose (promiscuità negli spogliatoi, nelle palestre, contatti ravvicinati in acqua o in campo, ecc), e la necessità di provvedere a interventi strutturali da mettere in atto per gli eventuali adeguamenti.
Nello specifico Giorgio Improta, presidente del Circolo Rari Nantes Napoli, ha sostenuto che “distinguere le attività sportive da quelle meramente sociali è improponibile, perché lo sport è finanziato dalla vita sociale. Al momento non abbiamo certezza di esenzione dei canoni demaniali, della cassa integrazione, a cui va aggiunto il giusto mancato introito da parte degli sponsor e dalle attività ludiche e sociali. Rischiamo il tracollo finanziario e la plausibile riduzione del corpo sociale, vista la preclusione alla vita sociale”.
Per questi motivi, la questione principale dovrebbe essere un’altra: “Prima ancora di ipotizzare protocolli di sicurezza per gli spogliatoi, per le partite di tennis o per il nuoto e pallanuoto, vanno chiarite a livello superiore con Autorità portuale, Regione e Governo misure a sostegno dei circoli. È in gioco – ha ribadito accoratamente il presidente Improta – il futuro dei circoli stessi e, con esso, dell’intero sport napoletano di base. Al momento, purtroppo, non sono chiare neppure le modalità di gestione delle banchine interne ai circoli riservate ai posti barca. Di definito non c’è nulla, si naviga ancora a vista”.
Nel raccogliere l’appello del massimo esponente della Rari Nantes Napoli, condiviso peraltro da altri presidenti, l’assessore Borriello ha garantito che redigerà un documento di sintesi delle proposte fatte e si farà latore delle istanze presso gli enti citati. Al momento, per i circoli, il Comune di Napoli ha disposto l’esenzione dal pagamento dei canoni di locazione e della Tarsu da marzo a dicembre 2020.
Serve però ben altro per consentire ai circoli stessi di guardare al futuro con ottimismo e con la speranza di poter ripartire concretamente. Venerdì 24 aprile è in programma una conferenza tra esponenti di Comune, Regione e Coni campano in cui dovrebbero essere elaborate delle linee di indirizzo e di finanziamento per i club sportivi. La Rari Nantes Napoli e l’intero movimento sportivo di base cittadino aspettano con ansia risposte concrete. Solo con la consapevolezza di poggiare su fondamenta solide si può pensare di programmare la ripresa delle attività.