Benevento-Pordenone nel ricordo di Carmelo. 7 anni dopo la scomparsa del Capitano

7 anni fa, il 15 febbraio 2013 il mondo del calcio perde un protagonista silenzioso, un uomo prima che un calciatore. Il mondo del calcio perde Carmelo Imbriani. Dopo anni di lotta, il numero 7 cede il passo ad una malattia più forte di lui. La leucemia fa cadere le certezze della famiglia, una famiglia che mai aveva visto Carmelo soccombere. Il centrocampista di Benevento inizia con il Napoli, lanciato nella mischia da un certo Marcello Lippi. La grinta, la corsa e gli inserimenti del centrocampista stregano un altro mostro sacro della panchina:Vujadin Boskov. Poi il Genoa e il Cosenza, prima che Carmelo torni a casa. Torna nella sua Benevento, a vestire il giallorosso che diventerà la sua seconda pelle. Al fianco della Strega, con la fascia al braccio combatte mille battaglie e trascina il Benevento a sognare la B. Poi la malattia, Carmelo prova a combattere più forte ma è costretto a lasciare il campo ma non la sua città, il suo Benevento. Vigorito gli affida la panchina, in conferenza stampa manifesta il rimpianto per non aver potuto essere in campo in quella sfida al Crotone. A fine stagione deve lasciare anche la panchina, la malattia batte il guerriero sannita. Benevento piange, dopo il suo presidente Ciro Vigorito, anche il suo eterno capitano Carmelo Imbriani. Il funerale, con la salma sotto la curva e gli applausi del Vigorito rimangono impressi in mente a tutti gli sportivi. Arrivano i messaggi di vicinanza e affetto da personaggi come Antonio Conte, Davide Astori, Francesco Totti e tantissimi altri amici di Carmelo.

7 anni dopo, il ricordo non è mai andato perso anche grazie alle iniziative del fratello Giampaolo e della fondazione “Imbriani non Mollare”. Oggi alle ore 15:00,i cuori dei presenti al Vigorito si uniranno in un unico battito. Benevento e il Benevento ricorderanno il loro capitano, il loro angelo. Perché infondo, il Benevento avrà sempre un angelo pronto a gioire per i traguardi e le vittorie di una squadra che si specchia, oggi ancor di più, nei valori di Carmelo.

E allora ciao Carmelo, e come dicevi tu:”Il calcio finisce, la vita resta e io voglio sempre dare, come uomo, un ricordo importante”.