Milan. Gattuso: Napoli? Avversario difficile, fa venire il mal di testa, Sarri? Un maestro

Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, oggi ha parlato cos√¨ in conferenza stampa in vista del match di domani pomeriggio contro il Napoli di Sarri (fonte: MilanNews.it): Per domani non basta solo lo spirito. Ci vuole coraggio, determinazione, organizzazione, quando mi riguardo giocare non è un bel vedere, non mi piaccio tanto ma era nel mio modo di essere. Domani non dobbiamo solo pensare ad avere la faccia incazzata, serve capire come affrontarli. Sarà necessaria una grandissima prestazione. Reina? Non mi interessa, io penso a Gigio e ai miei. Pepe rappresenta il Napoli, se e quando arriverà lo accoglieremo a braccia aperte. Ma adesso pensiamo a noi e al Milan”.

Sul Var: In Europa ci sono interessi incredibili e non capisco come non possa esserci. A cosa servono gli arbitri a fianco alle porte? Niente, è meglio metterli nello stanzino con un bello schermo davanti. E non ce n’è”.

Sulla preparazione atletica: “I primi 12/13 giorni di preparazione sono fondamentali, io ad esempio preparerò la squadra qua a Milanello per la prossima stagione e solo poi andremo in America”.

Su Zapata e Musacchio: “Abbiamo provato qualche movimento che fa il Napoli con loro, ma ho molta fiducia in loro. Cristian farà il Mondiale tra due mesi, Mateo è un professionista vero e sono tranquillo. Hanno sempre lavorato al massimo, magari avranno delle difficoltà ma sono cose che potrebbero subire tutti”.

Sul momento che sta attraversando la squadra: Dopo tre mesi di tante vittorie, iniziavano a piacerci certi risultati. Dopo gli ultimi punti ho visto un po’ di tristezza ma dobbiamo continuare, non possiamo lasciare nulla al caso. Il peggio è quando vedo i miei ragazzi con le infradito e i pantaloncini corti, quando invece sono incazzati è un bel segnale”.

Sul record di Donnarumma: Sono orgoglioso di lui. Adesso comincia il bello. Negli ultimi anni ha fatto 100 partite ed è incredibile, ora ha l’obbligo di diventare il più forte al mondo lavorando con serenità. C’è affetto e protezione totale per lui, si fa voler bene, e un errore ogni tanto ci sta. Deve alzare l’asticella, ha tutto per diventare il più forte al mondo”.

Sulle parole di Buffon: “Sono l’ultima persona che può parlare di altri. Ho fatto un mucchio di cose anche io quando mi si chiudeva la vena: una testata a Jordan, sugli spalti ad insultare Leonardo… Io non posso parlare. Gigi rimane un grande compagno e un grande campione, quando vorrà chiederà scusa”.

Sul Napoli: Cosa mi piace degli azzurri? Il loro palleggio con finalità, sanno dove vogliono arrivare e come farlo. La linee difensiva è uno spettacolo e scappano sempre alla perfezione, se sbagli ci sbatti sempre conto.

Sul tecnico toscano, Maurizio Sarri: Come si affronta Sarri? I saggi mi hanno sempre detto di imparare l’arte e metterla da parte. Quando affronti i big come Sarri, Allegri e Di Francesco, posso solo guardare, imparare e mettere da parte. Sappiamo come giocano, fanno venire mal di testa agli avversari, dovremo essere bravi in tutto se vogliamo fare risultato”.

Su Kalinic: “Ha avuto un piccolo problema ma è tutto ok, si è sempre allenato. Sta bene, cos√¨ come Andr√© Silva e Cutrone. Anche Suso ha avuto un qualcosina ma è tutto rientrato”.

Sulle somiglianze con Sarri: Entrambi a livello di look non è che siamo il massimo (ride), un po’ ci assomigliamo. Al di là delle battute, è un maestro e ha portato qualcosa di nuovo al calcio. Può stare tra i grandi tecnici italiani. L’ho incontrato solo una volta in Palermo-Empoli, già si vedeva il suo stile di gioco. Non ci fece capire nulla, soprattutto sui calci piazzati. Posso solo imparare da lui, orgoglioso di affrontarlo”.