Ci sono uomini nati per calpestare un parquet, con una palla a spicchi come se fosse una naturale estensione dei polpastrelli e una retina da bruciare a ripetizione. Uno di questi è Pino Corvo, conosciuto dagli amanti del basket semplicemente come “Il capitano”.
Un’intera carriera dedicata alla pallacanestro, le casacche di Battipaglia, Napoli e Scafati, trofei su trofei messi in bacheca, tra cui la Medaglia d’Oro ai mondiali con la selezione over della Nazionale Italiana.
L’attuale Ds della Virtus Arechi Salerno, in esclusiva per noi di Sportcampania, ha fatto il punto della situazione sul momento che vive il basket campano: “Sono certo che, quello attuale, è un momento molto felice per il mondo della pallacanestro campana; infatti, a parte la delusione dovuta alla scomparsa di una società storica come Caserta, noto con piacere come ci siano tante realtà che stanno coltivando dei progetti seri, con un occhio anche al lungo periodo”.
Numero 10 tatuato sulla schiena come se fosse una seconda pelle, Pino Corvo ci ha anche raccontato i suoi ricordi e le sue sensazioni riguardanti la favolosa esperienza a Scafati, dove è stato uno dei pilastri per la scalata dalla B2 alla massima serie, diventando idolo indiscusso dei tifosi presenti sulle gradinate prima del PalaOberdan e, successivamente, del PalaMangano: “Con la casacca di Scafati ho dei ricordi bellissimi, tra cui ovviamente i campionati vinti, prima in B2 e poi in B1, con la vittoria in finale contro Cento. Sono stati anni intensi, bellissimi, in cui sentivamo forte l’affetto del pubblico, tra i più caldi dell’intero panorama cestistico. Ho avuto l’opportunità di stringere amicizie che tuttora coltivo. Una menzione particolare, inoltre, la merita il Presidente Nello Longobardi, con il quale ho sempre un ottimo rapporto. Auguro a questa piazza di tornare a vincere il più presto possibile, lo merita“.
La redazione di Sportcampania saluta e ringrazia Pino Corvo per la gentilezza, la cortesia e la professionalità mostrate.
Pasquale Formisano