La gara più attesa della quattordicesima giornata del girone C di Lega Pro, quella tra Juve Stabia e Lecce allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Non una partita come le altre, ma una vera e propria sfida da vertice, con le Vespe al comando della classifica e i Lupi che inseguono a meno tre punti.
Lo stadio si veste dell’abito buono grazie ad una cornice di pubblico di ben altra categoria. In campo, gli allenatori schierano le formazioni migliori, valutando la condizione fisica e la determinazione dei propri uomini, vista negli allenamenti settimanali. Mister Fontana concede una maglia da titolare a Kanoute al posto di Marotta, in attacco con Ripa e Sandomenico, mentre nel Lecce ci sono Mancosu, Torromino, Caturano e Lepore, uomini simbolo della squadra. I tifosi ci mettono l’entusiasmo e la passione nel supportare i propri colori, i calciatori si impegnano per conquistare la vittoria. La Juve Stabia è una macchina ben oliata da Fontana e trova il vantaggio proprio con Kanoute. Il Lecce è uno spauracchio che non fa paura ai gialloblù, che con cattiveria e tatticismo dimostra che la classifica non mente. Confusa, a tratti disordinata, la manovra degli uomini di Padalino che non impegnano seriamente Russo nel corso dei primi quarantacinque minuti di gioco. Izzillo, con una rete da antologia, ricorda ai salentini che sono le Vespe a condurre il gioco con il doppio vantaggio. Solo una timida reazione, una scossa tradotta in un lampo di Torromino che riduce lo svantaggio, ma la rete non viene convalidata. L’Hulk di Crotone è in fuorigioco. Le squadre si congedano cos√¨ per il riposo dell’intervallo.
Con la ripresa del gioco, il copione cambia, la Juve Stabia attende comodamente l’iniziativa dei giallorossi, che però non arriva. Sono sempre gli uomini di Fontana a gestire le sorti della sfida, fino all’errore di Liotti che riaccende le speranze dei salentini, favorendo con la rete di Pacilli. La contesa riesce, quindi, ad infiammarsi, Sandomenico diventa una spina nel fianco della difesa del Lecce, che punge ma non sa far male. Finalmente si rivede la forza e il cinismo della squadra di Paladino che dopo tanto affanno trova inaspettatamente il pareggio con Tsonev. Tutto torna in perfetto equilibrio, le contendenti assaporano entrambe il sapore della vittoria, i gialloblù si destano dopo un momento di stordimento dovuto al pareggio, mentre i lupi del Salento sono molto più reattivi e attenti. Ma la vittoria è un piatto che viene gustato solo dai salentini con la rete di Caturano, il singolar tenzone si chiude con una sconfitta amara per la Juve Stabia che, errori difensivi a parte, avrebbe meritato qualcosa in più contro un Lecce brutto ma efficace, abile a sfruttare le occasioni avute nel corso della gara.
Ora gli stabiesi si fanno riacciuffare in classifica dai giallorossi, in attesa della gara del Matera, che in caso di vittoria andrebbe a comporre il terzetto di capoliste.
S.S. JUVE STABIA – U.S. LECCE: 2-3 (2-0 pt)
JUVE STABIA (4-3-3): Russo; Cancellotti, Morero, Atanasov, Liotti; Izzillo, Capodaglio, Mastalli; Kanoutè (38’st Marotta), Ripa (17’st Del Sante), Sandomenico (26’st Lisi). A disp: Bacci, Amenta, Zibert, Camigliano, Salvi, Petricciulo, Esposito, Rosafio, Montalto. Allenatore: Fontana.
LECCE (4-3-3): Gomis; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Contessa; Lepore, Fiordilino, Mancosu (7’st Tsonev); Pacilli (30’st Arrigoni), Caturano, Torromino (23’st Doumbia). A disp:Bleve, Chironi, Vutov, Freddi, Drudi, Vinetot, Maimone, Ciancio, Persano. Allenatore: Padalino.
RETI: 5’pt Kanoutè (JS), 37’pt Izzillo (JS), 14’st Pacilli (L), 24’st Tsonev (L), 45’st Caturano (L)
ARBITRO: Antonello Balice di Termoli (Lombardi di Brescia-Imperiale di Genova).
NOTE: Pomeriggio coperto, temperatura 15¬∞, terreno di gioco sintetico in ottime condizioni. Ammoniti: Cosenza, Lepore, Caturano (L). Recupero: 0’pt, 4’st.
A cura del nostro inviato allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, Gianfranco Collaro