4 febbraio 2007, l’inizio di una nuova era per il Sei Nazioni femminile con l’approdo dell’Italia.

Siamo ormai alle porte del Woman’s Six Nations 2021, dopo due rinvii e l’edizione precedente annullata a causa della pandemia, il torneo europeo di rugby femminile sta tornando. Proprio per questo ritorno imminente, raccontiamo insieme l’ultima era del Sei Nazioni nata il 4 febbraio 2007. Diciamo ultima era perché il Sei Nazioni femminile come quello maschile, durante la sua storia ha subito vari mutamenti: la prima edizione si chiamava Women’s Home Nations’ Championship 1996, dove parteciparono le 4 nazioni britanniche e l’Inghilterra vinse con il Grande slam, nel ’99 la Francia approda nel torneo(che cambiò denominazione in 5 Nazioni) e si rese subito protagonista classificandosi al secondo posto. Bisognerà aspettare il 2003 per la nascita del Sei Nazioni femminile attuale con la partecipazione della Spagna e il ritorno dell’Irlanda, ma questo idillio duró solo 3 anni perché a seguito di pessime prestazioni, la Spagna fu scartata dal torneo nel 2006 suscitando molte polemiche e ricorsi da parte della federazione spagnola. È proprio in questo trambusto generale che subentra L’Italia, esordisce a Biella contro la Francia il 4 febbraio 2007, una data storica per il rugby femminile italiano nonostante la sconfitta contro la Francia e in generale l’ultimo posto in classifica nel torneo. Ma è proprio in quelle retrovie che cresce l’Italdonne, qualla protagonista di grandi successi e record storici. Il primo in assoluto fu la prima vittoria nel 2008 contro la Scozia a Mira per 31-10, nel 2010 con il neotecnico Andrea di Giandomenico le azzurre vinsero per la prima volta in trasferta contro il Galles per 15-19, nel 2013 si rese protagonista con una vittoria di prestigio contro la Francia per 13-12, nel 2014 si classificano al quarto posto, al terzo posto invece nel 2015 posizione la quale permise una qualificazione più facilità nella imminente Coppa del mondo 2017, la prima partecipazione al torneo mondiale dopo 15 anni di assenza (come anche il Giappone) ovvero dalla Coppa del mondo 2002. Ma la vera sorpresa avvenne nel 2019, quando le azzurre batterono Irlanda, Scozia e Galles classificandosi così al secondo posto dopo l’Inghilterra che vinse anche il grande Slam. Una crescita bloccata lo scorso anno, dove il torneo fu annullato dopo la ripresa di novembre a causa della pandemia ma che non ha fermato lo spirito guerriero delle azzurre che dopo vari raduni di preparazione sono pronte per ripartire. Non ci resta che attendere il 4 aprile per vedere alla pratica la nuova formula di gioco divisa in gironi, dove l’Italdonne sono ubicate nella Pool B insieme ad Inghilterra e Scozia e che vedrà esordire le azzurre il 10 aprile proprio contro le inglesi. Chi sarà la vincitrice del Woman’s Six Nations 2021?

ALBO D’ORO DAL 2007 AD OGGI

                         2007         Campione INGHILTERRA(triple crown-Grande Slam)
                         2008         Campione INGHILTERRA (triple crown-Grande Slam)
                         2009        Campione INGHILTERRA (Galles vince la Triple Crown)
                         2010        Campione INGHILTERRA (triple crown-Grande Slam)
                         2011         Campione INGHILTERRA (triple crown-Grande Slam)
                         2012         Campione INGHILTERRA(triple crown-Grande Slam)
                         2013           Campione  IRLANDA(triple crown-Grande Slam)
                         2014 Campione FRANCIA( Grande Slam-Inghilterra la triple crown)
                         2015     Campione IRLANDA                  //
                         2016      Campione FRANCIA (Inghilterra Triple Crown)
                         2017       Campione INGHILTERRA(triple crown-Grande Slam)
                         2018  Campione  FRANCIA( Grande Slam-Inghilterra la triple crown)
                         2019  Campione  INGHILTERRA(triple crown-Grande Slam)
                         2020                              ANNULLATO
                         2021                            Inizio 3/4 aprile