Come ogni settimana Sportcampania.it vi offre l’analisi tattica del big match di giornata, oggi ci occuperemo di Roma – Napoli, ventottesima giornata del campionato di Serie A terminata con il punteggio di 0-2.
Partiamo dalla presentazione delle squadre, la Roma si schiera con il solito 3-4-2-1, Gattuso propone il ritrovato 4-2-3-1 compatto e pragmatico che sta facendo la fortuna degli azzurri. Vediamo le formazioni:
Partiamo ora dalla fase di possesso della Roma, la giocata privilegiata dai giallorossi è abbassare Diawara tra il difensore centrale e il terzo (braccetto) di sinistra, così facendo la Roma ha però agevolato il Napoli che è maestro nell’ingabbiare l’avversario sull’esterno stringendo il campo. La Roma ha inoltre provato a costruire per vie esterne con scarsi risultati, Fonseca ha pensato di portare i terzi di difesa a fare i terzini svuotando il centrocampo e puntando tutto sulla costruzione esterna, così facendo però è venuto spesso a mancare presenza in mezzo al campo agevolando, come già detto, il Napoli a indirizzare. Vediamo le immagini:
Altro problema dello sviluppo giallorosso è stata la poca presenza di uomini in zona palla, la Roma infatti è rimasta molto larga in fase di possesso nel tentativo di spostare il Napoli da destra a sinistra ma gli azzurri sono molto compatti e molto bravi a scivolare coprendo l’ampiezza. Fonseca ha preferito non allargare i trequartisti, ma soprattutto ha preferito non fare “campo piccolo” scegliendo un lato, trovandosi così sempre in inferiorità numerica su sviluppo esterno. Vediamo la slide:
Vediamo ora come il Napoli ha pressato i giallorossi in situazione di pressing alto. Gli azzurri hanno preso i tre difensori giallorossi 3vs3 con esterni d’attacco e punta centrale/trequarti, a seconda della situazione i due giocatori citati si adattavano sul giocatore che veniva a prendere palla (quasi sempre Diawara). Il Napoli è stato davvero ottimo nello scivolare lateralmente portando sempre superiorità numerica su lato palla, lo vediamo dalle immagini:
Passiamo alla fase di possesso del Napoli: gli azzurri costruiscono prevalentemente a destra per concludere a sinistra, vediamo dalle immagini come la situazione che gli azzurri mirano a creare sia abbassare Fabian Ruiz tra difensore centrale e terzino, sviluppando esternamente e portando tanti uomini in zona palla:
Il Napoli ha spesso vita facile nello sviluppo esterno, Fonseca infatti ha preferito non abbassare i due trequartisti per formare il 5-4-1 solitamente conseguente al 3-4-3 in possesso. I due trequartisti in caso di difesa con blocco medio restano stretti e concedono quindi superiorità numerica sull’esterno al Napoli, situazione abbastanza inusuale per il sistema 3-4-3, volto solitamente ad avere superiorità numerica esterna. Vediamo dalle immagini come il Napoli sfrutti la superiorità numerica esterna per portare i due attaccanti in parità numerica contro i due difensori di pare della Roma: Zielinski vince l’1vs1 e conquista la punizione che porta in vantaggio il Napoli.
Vediamo ora come la Roma, soprattutto quando in svantaggio, abbia portato una pressione alta e spesso disorganizzata. Alto il rischio quanta alta l’eventuale ricompensa, errore tecnico individuale di Koulibaly e palo di Pellegrini, in caso di lancio riuscito sarebbero stati guai serissimi per la Roma. Vediamo le immagini:
Passiamo ora ai gol di questa sera, la prima rete azzurra arriva su punizione. La situazione sembra preparata, il Napoli porta una barriera aggiuntiva che toglie visuale sul pallone al portiere, Mertens lo sa e calcia sul palo del portiere trovando la rete:
La seconda rete è secondo me emblematica e riassuntiva del match: Cristante si rende conto che la Roma ha difficoltà a costruire esternamente (anomalo per un 3-4-3) e forza una palla centrale. Il Napoli è in situazione di blocco basso ed è perfetto, corto stretto e sulle linee di passaggio. Palla recuperata e attacco e transizione positiva a tutta velocità, Insigne vede l’1vs1 in area tra Politano e Ibanez e cerca la palla alle spalle del difensore; Politano si tira benissimo fuori dalla visuale del marcatore, Ibanez è chiuso con il corpo e legge male e in ritardo l’assist di Insigne. Il quinto di parte della Roma era salito a fare l’esterno d’attacco (come detto prima Roma troppo larga in possesso). Vediamo le immagini:
Grazie per l’attenzione, analisi a cura di Francesco Buonaiuto.