√à un gol di Marco Pifano a 5′ dalla fine a regalare la salvezza all’Olympic Salerno, al termine di una partita incredibile. Negli ultimi 90′ della stagione i biancorossi si giocano la permanenza in Promozione, contro un Evoli quasi spacciato ma non condannato dalla matematica. Una gara vietata ai deboli di cuore quella del Figliolia, un match che vale un’intera stagione per la società del presidente Pisapia.
√à l’Olympic a fare la partita fin dal primo istante, prendendo in mano il pallino gioco. L’Evoli si limita a rintuzzare le avanzate biancorosse e prova a colpire esclusivamente in contropiede. Ma i ragazzi di Sica hanno una fame smisurata di gol e di punti e si affidano ad un Siano apparso in palla sin da subito. Il numero 7 biancorosso fa il bello e il cattivo tempo sul versante destro, nel ruolo di esterno d’attacco nell’inedito 4-3-3 schierato da Sica. Il terzino sinistro dell’Evoli fatica a contenere le sfuriate dell’ex Salernitana che, però, manca sempre l’ultimo dettaglio: la battuta a rete. Nei primi 10′ di gara Siano si ritrova per ben due volte al limite dell’area di rigore ma il suo sinistro non riesce ad impensierire l’estremo difensore ospite. Quando una sua percussione si tramuta in assist per Cretella, anche l’esterno sinistro temporeggia troppo e il suo tiro termine lontano dai pali della porta difesa da Orilio.
√à un vero e proprio assedio quello dell’Olympic Salerno, con l’Evoli che non riesce a rendersi mai realmente pericoloso dalle parti di Rossi. Sul versante opposto è sempre Siano il catalizzatore della manovra dei padroni di casa. Il numero 7 sveste i panni di realizzatore e si trasforma in assist-man per Acquaviva, in uno dei suoi classici sganci offensivi. Il pallone servito da Siano è al bacio, il destro del centrale difensivo è però impreciso, termina alto e grazia ancora una volta l’Evoli. Ci prova anche Mazzeo su calcio di punizione ma Orilio è attento nel deviare in angolo la conclusione.
Nel secondo tempo il canovaccio tattico non cambia, con l’Olympic a spingere alla ricerca di quel gol che gli permetterebbe di garantirsi la certezza matematica della salvezza. Se possibile, nel secondo tempo i biancorossi divorano ancora più palle-gol rispetto alla prima frazione di gara. Siano continua ad essere imprendibile sulla destra, senza però riuscire mai a trovare la stoccata vincente. Anche a Cretella capita l’ennesima occasione clamorosa: il cross al centro è perfetto, la porta è sguarnita ma il numero 11 non trova lo specchio da non più di 4 metri, mandando incredibilmente a lato il suo colpo di testa. Oramai non si contano più le occasioni sprecate, come il tiro-cross di Siano su cui non riesce ad arrivare Mazzeo, messo fuori causa dalla leggera deviazione di Orilio. Portiere dell’Evoli che risulta decisiva anche nell’ennesima conclusione in porta, bloccando a terra un radente perfetto ancora di Mazzeo.
Sembra essere una vera maledizione, messasi di mezzo tra l’Olympic e la salvezza. I fantasmi si materializzano al 78′ quando l’Evoli, nel primo vero tiro in porta della partita, trova il gol del clamoroso vantaggio. La punizione dalla trequarti di Ciccarone sorprende la retroguardia biancorossa, con Mastrangelo che è bravo a sfruttare la sponda di un compagno e a mettere in rete. Cala il gelo sul Figliolia, per uno svantaggio che condannerebbe la squadra di Sica a disputare i play-out.
I biancorossi però non ci stanno e si gettano a capofitto in avanti alla ricerca quantomeno del pareggio. Inevitabilmente l’Evoli gode di maggiori spazi e ci vuole un grande Rossi per evitare il gol di un raddoppio che suonerebbe come sentenza. A 5′ dalla fine arriva la zampata della provvidenza, firmata Marco Pifano. Il fantasista, entrato a metà ripresa al posto di uno stanco Cretella, aggancia un pallone pesantissimo all’interno dell’area di rigore e, di sinistro, riesce a rompere il sortilegio che sembrava ammantare la porta di Orilio: è il gol dell’1-1 che riaccende le speranze.
Passano appena 2′ ed arriva l’occasione per riprendersi in mano il destino e garantirsi la salvezza matematica. Capitan Festa, cuore e motore della squadra, si getta in aria sull’ennesimo cross ma viene messo a terra da un difensore dell’Evoli: il direttore di gara non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Dal dischetto si porta lo specialista Mazzeo, fino ad ora cecchino infallibile dagli undici metri. La maledizione non è però l√¨ per caso: il destro potentissimo del numero 9 prima colpisce in volto Orilio, poi si stampa sulla traversa prima di finire fuori la sua folle carambola.
Il risultato non cambierà più, nonostante i 5′ di recupero. Saranno le notizie proveniente dalla sfida tra Valdiano e Real Agropoli a dare il via alla festa biancorossa. Il successo per 2-1 della formazione di Ciccio Tudisco dà una mano all’Olympic, che chiude a quota 30 al pari proprio del Real Agropoli ma si garantisce la salvezza immediata grazie agli scontri diretti favorevoli con la compagine cilentana. La festa può avere inizio.
OLYMPIC SALERNO
Rossi, Longobardi (dal 74′ De Caro), Tessier, Mora, Acquaviva, Manzo, Siano, Festa, Mazzeo, Rodia (dal 63′ Donadio), Cretella (dal 69′ Pifano)
A disposizione: Naddei, Paglionico, Ragosta, Anastasio
Allenatore: Fiorenzo Sica
EVOLI
Orilio, Di Donato, Graziano, Mastrangelo, Cavalieri A., Vuocolo, Pirozzi, Passannante (dal 17′ Mirra), Scarpa, Ciccarone, Santimone
A disposizione: Portalupi, Fine, Morrone
Allenatore: Gioacchino Cavaliere
MARCATORI: 33′ Mastrangelo (E), 40′ Pifano (OS)
AMMONITI: Acquaviva, Manzo, Festa per l’Olympic Salerno
ANGOLI: 11-8
RECUPERO: 1’pt; 5’st
Ufficio stampa Olympic Salerno